Taglio ai fondi:

non tutti piangono.

da Tuttoscuola del 24 marzo 2006

 

L’esame degli stanziamenti del bilancio previsionale dello Stato per l’esercizio finanziario 2006 rispetto al 2005 evidenzia riduzioni significative che incidono sulla sopravvivenza dell’intero sistema scuola. Gli elementi di criticità potrebbero compromettere la normale gestione delle istituzioni scolastiche e della stessa amministrazione scolastica centrale e periferica. Secondo stime attendibili, in aggiunta ai consistenti tagli degli scorsi anni, gli uffici scolastici regionali subiscono un ulteriore taglio del 40-50%.

I bilanci scolastici devono fare i conti con il decreto taglia spese che per il settore scolastico ha comportato un taglio pari a 155 milioni di euro, con il prosciugamento dei fondi della legge 440/1997 previsti per il potenziamento dell’autonomia e per l’ampliamento dell’offerta formativa, con il dimezzamento dei fondi per l’aggiornamento in servizio dei docenti.

In particolare, in mancanza di correttivi e di integrazioni finanziarie da parte del ministero dell’economia, risulta ridimensionato del 26% lo stanziamento per le supplenze brevi e saltuarie, particolarmente grave per le istituzioni scolastiche del segmento primario, e decurtato del 41% il finanziamento per le spese di funzionamento amministrativo e didattico delle istituzioni scolastiche.

Ma non tutti piangono. Mentre il direttore generale Stellacci è alla ricerca disperata di una soluzione, l’ufficio scolastico regionale per la Lombardia annuncia con un comunicato stampa che il Miur ha disposto per la Lombardia per il 2006 l’integrazione dei fondi delle istituzioni scolastiche. Si tratta - recita il comunicato - di una disponibilità finanziaria complessiva di 7.628.419 euro che rispetto alla dotazione per il 2006 precedentemente comunicata, rende possibile incrementare mediamente del 53,3% la voce dei bilanci di previsione delle scuole.

Richiamando la celebre frase del senatore Andreotti - a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca - verrebbe da pensare che il Ministro Moratti abbia voluto fare una cortesia all’aspirante sindaco di Milano...