Buone notizie per chi ha aderito
al Fondo Espero entro settembre 2005 .
da
Italiascuola del 6/3/2006
Si attesterà intorno all'8% la valorizzazione
delle quote virtuali accantonate nel 2005 all'Inpdap e da destinare
alla previdenza complementare per conto dell'associato.
Lo ha stabilito il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze
23 dicembre 2005 pubblicato nella G.U. del 24 gennaio 2006.
Con esso è stato individuato il paniere dei fondi di previdenza
complementare in base al quale determinare il tasso di rendimento da
applicare agli accantonamenti figurativi riconosciuti ai Fondi
pensione del pubblico impiego ai sensi dell'art. 2, comma 5, Dpcm
20.12.1999, e modificato dal Dpcm 02.03.2001.
Il rendimento è stato calcolato come media ponderata dei rendimenti in
funzione alle risorse gestite da ciascun dei seguenti fondi:
ALIFOND, ARCO, COMETA, COOPERLAVORO, FONCHIM, FONDENERGIA, FOPEN,
LABORFONDS, PEGASO, PREVIAMBIENTE, PREVICOOPER, SOLIDARIETA' VENETO,
QUADRI E CAPI FIAT.
Com'è noto l'Inpdap accantona le quote di Tfr e la quota aggiuntiva,
pari all'1,50% della base contributiva del Tfs, a favore dei
lavoratori pubblici già in servizio al 31.12.2000 ed optanti per il
regime Tfr attraverso l'adesione al Fondo Pensione.
Tali importi per l'anno 2005 dovranno essere pertanto rivalutati di
circa l'8%.
Detti accantonamenti – rivalutati d'anno in anno, inizialmente secondo
il paniere individuato e, a regime, in base ai rendimenti dei singoli
Fondi Pensione dei dipendenti pubblici – saranno versati, al momento
della cessazione dal servizio del lavoratore, al Fondo pensione che
provvederà successivamente ad erogare un'unica prestazione complessiva
di previdenza complementare.
Beneficiano così della rivalutazione gli associati al Fondo Scuola
Espero che hanno dato la loro adesione entro settembre 2005.
E' un ulteriore vantaggio per gli iscritti al Fondo Scuola Espero che
si vedono rivalutare – in via transitoria, per il periodo di
consolidamento della struttura finanziaria del fondo medesimo – le
proprie quote virtuali accantonate (Tfr ed eventuale 1,5%) della media
dei rendimenti dei fondi pensioni di tipo negoziale presenti sul
mercato e individuati tra quelli con maggior consistenza d'aderenti.
Il paniere dei fondi può essere modificato previa verifica annuale
della consistenza dei fondi pensioni operativi. Lo prevede l'art. 4
del decreto in questione.