AN critica l’ipotesi

del biennio unitario dell’Unione.

da Tuttoscuola del 22 marzo 2006

 

Tra i parlamentari intervistati da Gilda (www.gildains.it) per Alleanza Nazionale il senatore Valditara difende l’attuale scelta di percorsi differenziati già all’uscita del primo ciclo e critica l’ipotesi dell’Unione per l’ulteriore biennio unitario fino a 16 anni, affermando che "Noi crediamo che prolungare fino all’età di 16 anni il percorso unitario, che si collocherebbe dunque nei licei – come intende fare l’Unione - significhi sostanzialmente due cose: abbassare il livello di preparazione del percorso superiore, riducendo di fatto l’istruzione superiore a tre anni – potremmo dire addirittura a due, se consideriamo che l’ultimo anno è tendenzialmente un anno ponte verso l’Università - e ammazzare l’istruzione-formazione professionale, che costituisce invece l’investimento sul nostro futuro".

Il centro-sinistra, come è noto, ha sempre criticato quella che giudica una scelta troppo anticipata prevista dalla riforma Moratti all’uscita dei ragazzi dal primo ciclo per l’ingresso nei licei o nel sistema di istruzione e formazione, ritenendo solo virtuale e poco credibile la compensazione delle passerelle tra i due sistemi o all’interno dello stesso sistema liceale. Da qui la proposta di correggere il progetto Moratti per prolungare di due anni il termine della scelta.

Il sen. Valditara, responsabile scuola di AN, sostiene insomma che il gioco non vale la candela (il valore del biennio unitario prevarrebbe sull’intero quinquennio), perché sminuirebbe la qualità dell’offerta formativa del triennio successivo: "Tutti sui banchi dei licei": molto demagogico e molto pericoloso, come dimostra l’esperienza di Francia e Spagna..."