I ragazzi che la scuola perde.

da Tuttoscuola del 9/5/2006

 

Tra i temi che saranno oggetto delle riflessioni che accompagneranno i partecipanti alla quinta marcia di Barbiana del prossimo 21 maggio ve n’è uno molto caro a don Lorenzo Milani: la dispersione scolastica di quei ragazzi che non possono avvalersi della uguaglianza delle opportunità formative che la società offre.

Nel documento-invito per la partecipazione alla marcia, sottoscritto da diversi rappresentanti degli Enti territoriali toscani si afferma, tra l’altro, che "La speranza riparte dal primo e fondamentale insegnamento di Don Milani. Il problema della scuola è i ragazzi che perde, pensando che per tutti i nostri giovani vi sia un valore alto e grande per cui crescere e studiare: essere cittadini sovrani e occuparsi degli altri".

Già, la dispersione scolastica (sia quella quantitativa degli studenti che abbandonano sia quella qualitativa di chi, pur non abbandonando la scuola, non consegue successo e competenze alla pari).

Fino a quando non funzionerà a pieno regime l’anagrafe scolastica nazionale integrata, sarà impossibile conoscere con precisione chi e quanti ragazzi abbandonano anzitempo il loro percorso formativo.

In attesa degli effetti del diritto-dovere introdotto dalla riforma Moratti e delle possibili integrazioni che l’Unione prossimamente intenderà apportarvi, con conseguenti ampliamenti della platea degli studenti nel secondo ciclo, la situazione attuale di dispersione negli istituti superiori non è proprio confortante, visto che quest’anno è presente in classe nell’ultimo anno di corso meno del 67% degli studenti del primo anno di corso iscritti cinque anni fa.

Un terzo di chi era partito cinque anni fa si è perso.

La dispersione maggiore è nelle Isole e nel triangolo industriale del Nord Ovest.

 

Dispersione negli istituti statali nell’ultimo quinquennio

Regioni

1° anno
2001-02

5° anno
2005-06

% presenze

% dispersione

ABRUZZO

14.160

10.518

74,3%

25,7%

BASILICATA

8.106

5.970

73,6%

26,4%

CALABRIA

27.133

20.365

75,1%

24,9%

CAMPANIA

82.348

51.107

62,1%

37,9%

EMILIA R.

31.176

22.469

72,1%

27,9%

FRIULI V.G.

9.514

7.064

74,2%

25,8%

LAZIO

56.204

39.639

70,5%

29,5%

LIGURIA

12.319

7.994

64,9%

35,1%

LOMBARDIA

77.614

48.704

62,8%

37,2%

MARCHE

14.477

11.060

76,4%

23,6%

MOLISE

3.904

3.043

77,9%

22,1%

PIEMONTE

35.803

23.862

66,6%

33,4%

PUGLIA

54.032

36.483

67,5%

32,5%

SARDEGNA

22.239

13.119

59,0%

41,0%

SICILIA

66.309

40.581

61,2%

38,8%

TOSCANA

30.807

21.053

68,3%

31,7%

UMBRIA

7.853

6.057

77,1%

22,9%

VENETO

39.012

27.672

70,9%

29,1%

Totale
nazionale

593.010

396.760

66,9%

33,1%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

aree geografiche

1° anno
2001-02

5° anno
2005-06

% presenze

% dispersione

NORD OVEST

125.736

80.560

64,1%

35,9%

NORD EST

79.702

57.205

71,8%

28,2%

CENTRO

109.341

77.809

71,2%

28,8%

SUD

189.683

127.486

67,2%

32,8%

ISOLE

88.548

53.700

60,6%

39,4%

Totale
nazionale

593.010

396.760

66,9%

33,1%

 

Elaborazione Tuttoscuola su dati Miur