Pronto il decreto per le ultime assunzioni dell'era Moratti. da ItaliaOggi del 9/5/2006
Immissioni in ruolo ai blocchi di partenza.
L'ultima tornata di assunzioni dell'era Moratti si sta per chiudere.
L'amministrazione scolastica ha infatti quasi ultimato la bozza di
decreto che definisce i criteri che saranno adottati per le immissioni
in ruolo di 20 mila docenti e 3.500 Ata (ausiliari, tecnici e
amministrativi). ItaliaOggi l'ha letta: i posti saranno ripartiti in
modo proporzionale tra ordini, gradi diversi di scuole, classi di
concorso e sostegno. Sarà inoltre garantita almeno una immissione
nelle classi di concorso con pochi docenti in organico, nei casi in
cui la percentuale applicata dovesse essere tale da non determinare
alcuna assunzione. E, infine, sarà previsto anche il recupero dei
posti che nello scorso anno non è stato possibile assegnare ai docenti
inseriti nelle graduatorie permanenti con riserva, perché non avevano
ancora terminato il corso abilitante.
Il piano di assunzioni per i docenti Per i docenti sono state previste 20 mila assunzioni per quest'anno e 10 mila per il prossimo. I dati sono contenuti nel decreto interministeriale 79, del 18 ottobre 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 6/2/2006, che regola la programmazione triennale delle assunzioni a tempo indeterminato del personale docente dal 2005 al 2007. Programmazione disposta a suo tempo dall'art. 1-bis del decreto legge 7 aprile 2004 n. 97 convertito con modificazioni dalla legge 4 giugno 2004 n. 143.
Le assunzioni nel 2005 La prima tranche di assunzioni è stata disposta dal 1° settembre 2005 dal decreto legge 115/2005, che ha autorizzato 35 mila assunzioni. Queste immissioni in ruolo sono già a regime e i docenti già assunti stanno per terminare il periodo di formazione.
Le assunzioni del 2006 e del 2007 Dal 1° settembre 2006, invece, saranno immessi in ruolo 20 mila docenti e, a partire dal 1° settembre 2007, altri 10 mila. Le nuove assunzioni saranno materialmente disposte al termine di una complessa procedura, che prevede la definizione dell'organico di diritto, l'individuazione del numero complessivo di posti vacanti, l'accantonamento del 50% di questi ultimi e la determinazione di un coefficiente, che servirà per calcolare esattamente il numero delle assunzioni da disporre regione per regione.
La ripartizione Il coefficiente sarà dato dal rapporto tra il numero delle assunzioni autorizzate e il 50% dei posti vacanti in organico di diritto. Il restante 50% sarà accantonato, infatti, per la mobilità professionale e interprovinciale dei docenti di ruolo. Ciò vuol dire che, per conoscere il numero delle cattedre disponibili per le immissioni in ruolo, è necessario tenere presente gli esiti della mobilità. Fermo restando che alle disponibilità bisogna comunque applicare il coefficiente. Dopo di che, i contingenti vengono ripartiti per provincia e per classe di concorso. Salvo soprannumerarietà e compensazioni.
Come si calcolano i posti Facciamo un esempio. Supponiamo che in tutto il paese vi siano 60 mila cattedre vacanti. Il 50% di queste sarà accantonato per la mobilità professionale (passaggi di cattedra e di ruolo) e la mobilità inteprovinciale (trasferimenti da una provincia a un'altra). La differenza sarà di 30 mila cattedre. Per calcolare il coefficiente bisognerà fare il rapporto tra le 20 mila assunzioni autorizzate (numeratore) e le 30 mila cattedre vacanti (denominatore). In buona sostanza bisognerà dividere 20 mila per 30 mila. Il risultato sarà il coefficiente. Nel nostro caso, il coefficiente ipotetico potrebbe essere pari a 0,66. Dopo di che, per conoscere il numero delle immissioni in ruolo autorizzate nelle varie regioni bisognerà moltiplicare il numero delle cattedre vacanti della regione per il coefficiente. Il risultato corrisponderà al numero di immissioni in ruolo da destinare alla regione. Idem per quanto riguarda la suddivisione a livello provinciale e per quelle tra le varie classi di concorso. Va detto subito, però, che si tratta di un criterio meramente astratto che, in ogni caso, deve fare i conti con la realtà. E, dunque, è sempre possibile che, in sede di attuazione, l'amministrazione possa ritenere di introdurre delle deroghe a tutela di situazioni particolari.
I termini In ogni caso, le procedure di attuazione riguarderanno solo i 20 mila posti previsti per l'anno scolastico 2006/2007. Per i restanti 10 mila posti bisognerà rifare tutto da capo il prossimo anno.
Ata Per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, sono previste, invece, 3.500 assunzioni, che sono state approvate con un apposito provvedimento dal consiglio dei ministri il 6 aprile scorso. Le procedure di assunzione seguono criteri analoghi a quelli per le immissioni in ruolo dei docenti. |