Verso il nuovo governo.

da TuttoscuolaNews  N. 243, 2 maggio 2006

 

L'elezione dei presidenti della Camera e del Senato potrebbe accelerare l'iter della formazione del nuovo governo, presieduto da Romano Prodi. Dipende ora dalle valutazioni che farā il presidente della Repubblica, il cui mandato scade il 13 maggio.
Nel frattempo, e forse proprio per dimostrare al presidente Ciampi che i tempi potrebbero essere brevissimi, compatibili con quelli della rielezione del Capo dello Stato, Prodi ha lavorato alla composizione del governo, cercando di risolvere il puzzle delle diverse esigenze e aspettative dei partiti.

In questo quadro si č rafforzata la candidatura di Rosy Bindi a ricoprire l'incarico di ministro dell'Istruzione, ma ha anche preso corpo l'ipotesi di tornare alla divisione del MIUR in due ministeri, come era giā accaduto in passato, e anche nella precedente esperienza di governo del centro sinistra. Un dimezzamento per l'attuale Miur che potrebbe essere compensato dal passaggio tra le competenze di viale Trastevere della Formazione professionale, attualmente sotto la sfera del Ministero del Welfare. Č un nostro suggerimento, dettato dal nuovo contesto istituzionale, che vede istruzione e formazione professionale fortemente integrate. Candidato a dirigere il settore universitā e ricerca č il prof. Nicola Tranfaglia, sostenuto dai Comunisti italiani di Diliberto.

Singolare č la motivazione con la quale il leader dell'Udeur Clemente Mastella, anch'egli a un certo punto in lizza per la guida del MIUR, avrebbe rifiutato l'incarico, preferendo il ministero della Difesa. Secondo i giornali - prendiamo la cronaca che ne fa "Repubblica" - Mastella ha detto che "della Pubblica istruzione non se ne parla proprio, con la rogna dell'abolizione della legge Moratti sarā un inferno", arrivando addirittura a minacciare l'appoggio esterno in caso di nomina alla Minerva. Chissā se il mondo della scuola ne č addolorato.

Sarā forse anche una rogna, ci permettiamo di osservare, ma non č che occuparsi del ritiro delle truppe italiane in Iraq si prospetti come un paradiso.