Il Ministero conferma: per la prima volta una
prova scritta non si svolgerà
per tutti lo stesso giorno: il 25 e 26 giugno le scuole ospiteranno i
seggi elettorali
Istituti "occupati" dal referendum Maturità,
la terza prova cambia data.
di Salvo Intravaia,
la Repubblica del
12/5/2006
Un pasticcio incombe sulla maturità per
il probabile slittamento della data della terza prova scritta degli
esami di Stato. A poco più di un mese dall'avvio della maturità,
restano molti dubbi. Quando saranno chiamati a svolgere la prova i
477mila studenti italiani? Di sicuro, per la prima volta da quando è
stato introdotto il nuovo esame di Stato (nel 1997), non tutti lo
stesso giorno. Lo conferma una secca nota diramata dal ministero
dell'Istruzione.
Il governo Berlusconi, nel fissare la data per il referendum
confermativo sulla modifica della Costituzione, non ha tenuto infatti
conto degli esami di maturità. Una circostanza che rischia di
trasformarsi in un bel grattacapo per i presidenti di commissione e
per i direttori degli Uffici scolastici regionali chiamati a
sbrogliare una ingarbugliata matassa. Il 25 e 26 giugno prossimi -
date in cui si svolgeranno le consultazioni elettorali che potrebbero
modificare la Carta costituzionale - cadono nel pieno degli esami. E
così i più sfortunati, studenti e prof, si ritroveranno a concludere
le prove una settimana dopo gli altri.
Ma andiamo con ordine. Mercoledì 21 giugno scatta la sessione
2005/2006 degli esami con la prova scritta di italiano. Il giorno
successivo, giovedì 22, gli studenti saranno impegnati nella seconda
prova scritta, quella dell'indirizzo scolastico prescelto (matematica
al liceo scientifico e greco al classico, per fare due esempi), mentre
lunedì 26 giugno si sarebbe dovuta svolgere la terza prova scritta,
quella che, in molti casi, prevede la formula di un numero variabile
di domande a risposta aperta o multipla. Ma lunedì 26 coincide anche
con il secondo giorno di votazione per il referendum e le operazioni
di voto, che si concluderanno alle 15, terranno occupate le scuole
anche il giorno successivo per i lavori di pulizia.
Nei guai, se scelti come sede di seggio, anche gli istituti d'arte e i
licei artistici, che potrebbero addirittura interrompere la seconda
prova scritta, articolata in più giorni. "La consultazione popolare
del giorno 26 giugno coincide con lo svolgimento degli esami di Stato
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore,
coinvolgendo la prosecuzione, nei licei artistici e negli istituti
d'arte, della seconda prova grafica o scritto-grafica avente inizio
giovedì 22 giugno 2006 e, nelle restanti istituzioni scolastiche
secondarie superiori, la terza prova scritta fissata per lunedì 26
giugno", si legge nella nota. I direttori regionali dovranno
"impartire istruzioni alle istituzioni scolastiche interessate perché
mettano a disposizione delle amministrazioni comunali i locali
scolastici dal pomeriggio di venerdì 23 giugno sino al martedì 27
giugno 2006 compreso".
A restare bloccate per diversi giorni saranno dunque tutte le
commissioni giudicatrici che svolgeranno gli esami nelle scuole scelte
come sedi di seggio elettorale o che avranno componenti impegnati come
scrutatori o presidenti di seggio. La terza prova, così, secondo
quanto riferisce il ministero, sarà spostata al primo giorno utile
dopo le elezioni.
Una tegola che cade sui direttori regionali chiamati a risolvere il
problema (viale Trastevere, infatti, li ha invitati a "stabilire
tempestivamente la data, dandone comunicazione immediata alle
istituzioni scolastiche interessate"). Ma restano i dubbi. Molte
scuole hanno una o più succursali. Generalmente gli esami di stato si
svolgono per tutti gli studenti nella sede centrale dell'istituto che
potrebbe appunto essere sede di seggio elettorale. Che fare in questo
caso? Svolgere gli esami solo nelle succursali? E in questo caso gli
studenti di una stessa scuola svolgerebbero la terza prova a distanza
di diversi giorni. O spostare la prova per tutti? In questa
prospettiva sarebbero gli studenti di una stessa città a svolgere la
terza prova in momenti diversi. E cosa fare con i licei artistici e
gli istituti d'arte? Non iniziare neppure la seconda prova scritta per
evitare di interromperla? O farla svolgere in due tempi come le
partite di calcio?