Dopo il referendum:
alla ricerca di ciò che unisce.

da Tuttoscuola del 4/7/2006

 

Il referendum costituzionale del 25 e 26 giugno scorso segna veramente la fine di un periodo politico caratterizzato da uno scontro continuo tra maggioranza ed opposizione e l'inizio di una stagione di dialogo? Inutile illudersi, ma resta il fatto che i partiti che hanno sostenuto la campagna per il No si sono impegnati a riprendere il tema delle riforme. Passato un breve periodo di riflessione è importante che si avvii il confronto con tutte le forze politiche presenti in Parlamento.

Sarebbe preferibile prima verificare nelle Commissioni parlamentari competenti ciò che unisce e ciò che divide. Temi di possibile convergenza potrebbero essere il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari, la stabilità dei governi, l’attuazione del federalismo fiscale, alcune modifiche al vigente Titolo V, parte seconda.

In questa prospettiva va, certamente, l'incontro del 4 luglio, programmato dal ministro per i rapporti col Parlamento Chiti con i presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali di Senato e Camera Mancino e Violante e con esponenti della casa delle Libertà.