Il governo dell’autonomia scolastica
dimenticato da tutti.

da Tuttoscuola del 5/7/2006

 

"Una vera autonomia delle istituzioni scolastiche comporta, peraltro, che si prevedano al più presto organi di governo all’interno di ogni istituto. Il Governo si appresta a presentare alle Camere un disegno di legge di riforma degli organi collegiali di istituto, ispirato a garantire la presenza degli essenziali organi di governo, lasciando alla libertà dei singoli istituti di prevedere le forme di partecipazione e organizzazione ritenute più opportune".

Parola di ministro. Moratti. Cinque anni fa, in occasione della presentazione del suo programma alle Camere, l’ex-ministro Moratti lanciava questo impegno per rimediare al ritardo della riforma degli organi collegiali che avrebbero dovuto essere ridefiniti prima del nuovo regime di autonomia delle istituzioni scolastiche (1° settembre 2000).
Sei anni dopo l’avvio dell’autonomia scolastica, non esistono organi collegiali di istituto ad hoc, ma sopravvivono, in qualche modo, i vecchi organi collegiali nati trent’anni fa e mai riformati in competenze, composizione e struttura.

I diversi progetti di riforma degli organi collegiali, presentati dalla maggioranza o minoranza di turno dalla fine degli anni ‘90, si sono persi nelle aule parlamentari e, il più delle volte, sono stati abbandonati a se stessi, anche per mancanza di intese tra le parti.
Sicuramente il prossimo anno scolastico partirà con i vecchi organismi collegiali.

È troppo sperare che nel corso dell’anno si arrivi alla riforma, così da aprire dal 2007/2008 una nuova stagione di partecipazione e di gestione più vicina al mutato quadro della scuola?