Il ministro 'cacciavite'/1.

 Ecco gli 'aggiustamenti'

da Tuttoscuola del 2/7/2006

 

Lo aveva detto, il ministro Fioroni, ed è stato di parola: il suo strumento preferito per cambiare sarà il cacciavite, non certo il bulldozer. In altri termini, i piccoli aggiustamenti, non l’abrogazione, e possibilmente la via amministrativa, non quella legislativa, se non in casi estremi.

Così, nel giro di pochi giorni, Fioroni ha emanato il DM 31 maggio 2006, con il quale ha sospeso il progetto di innovazione del secondo ciclo avviato dalla Moratti con il DM 775/2006, la circolare n. 45 del 9 giugno (adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto), una nota (9 giugno) con la quale, recependo le sentenze del TAR, stabilisce che la valutazione dell’insegnamento della religione cattolica va indicata in un documento separato; un’altra nota (12 giugno) volta a ridimensionare e praticamente annullare il portfolio come strumento di valutazione; il DM 46 del 13 giugno (seguito il 22 giugno da una nota esplicativa), con il quale stabilisce che la quota del 20% del curricolo obbligatorio non è finalizzata (come prevedeva un DM della Moratti) alla sperimentazione del secondo ciclo, ma a rendere concreta l’autonomia delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; infine il DM 47, con il quale si annullano gli effetti di un altro DM della Moratti, quello sulle confluenze dei percorsi e sulla corrispondenza dei titoli di studio delle scuole secondarie di secondo grado con i nuovi ordinamenti di cui alle legge n. 53/2003, contro il quale le regioni avevano promosso un vasto contenzioso giurisdizionale al Tar ed alla Corte Costituzionale. Insomma interventi mirati. Poi si vedrà.

 

Il ministro 'cacciavite'/2.

Tempi lunghi per le revisioni più importanti

 

La legge n. 53/2003 (riforma Moratti) prevede che i decreti legislativi di attuazione della stessa legge possano essere rivisti entro i 18 mesi successivi alla loro entrata in vigore (analoghe misure di correzione in progress erano contenute anche nella legge n. 30/2000, riforma Berlinguer).

Il ministro Fioroni ha così l’opportunità di effettuare una serie di modifiche, anche rilevanti, ai sei decreti legislativi emanati dalla Moratti. Per alcuni – quelli che sono ancora entro i termini dei diciotto mesi successivi all’entrata in vigore – ci sarebbe un sia pure ristretto margine di tempo per fare le modifiche (i decreti lgs 76/2005, sul diritto-dovere, e 77/2005, sull’alternanza scuola lavoro, hanno la data limite del novembre 2006; il 226/2005, sul secondo ciclo, e il 227/2005, sulla formazione iniziale e il reclutamento degli insegnanti, quella del maggio 2007). Per altri due (il 59/2004 sul primo ciclo e il 286/2004 sulla valutazione) i termini per la revisione sono scaduti.

Ma con un provvedimento di legge già allo studio, da inserire nel tradizionale e bipartisan (nel senso che vi hanno ricorso tutti i governi) decreto legge cosiddetto "milleproproghe", non solo si potrebbero spostare i termini per la revisione dei primi quattro decreti legislativi, ma anche – per legge si può fare – riaprire i termini per gli altri due, e rivedere così anche alcuni aspetti della normativa delegata sul primo ciclo e sul sistema di valutazione. Si parla di fissare i nuovi termini per la metà, se non alla fine del 2008. Così ci sarebbe tutto il tempo per stabilire quegli accordi con le Regioni e con i sindacati la cui mancanza ha contribuito non poco a rendere tanto impervio e quasi impraticabile il cammino della legge n. 53.