Alla resa dei conti le false

autocertificazioni e i diplomi fasulli.

da Tuttoscuola del 13/6/2006

 

Tuttoscuola ha dato notizia a suo tempo, più volte, delle indagini condotte dai Carabinieri di Roma su false autocertificazioni e falsi diplomi che avevano consentito a decine e decine di persone di inserirsi nelle graduatorie per collaboratori scolastici e per assistenti amministrativi, ottenendo in tal modo illecitamente nomine annue in una quarantina di scuole e istituti romani.

I Carabinieri avevano accertato come vi fosse una vera e propria industria dei falsi diplomi e una rete di connivenze che consentivano di superare i controlli per gli accertamenti di validità dei titoli, grazie anche al fatto che la modalità informatica attuale di compilazione e aggiornamento delle graduatorie ha maglie molto larghe che si prestano agli illeciti (soprattutto se non vi sono seri e incrociati controlli dell’Amministrazione).

Oltre alla presentazione di falsi diplomi, vi sarebbe stata anche, a completamento dell’illecito, la falsa autocertificazione di servizi mai prestati o di titoli mai conseguiti.

Ora il magistrato che ha concluso le indagini ha rinviato a giudizio centoundici persone che, grazie ad autocertificazioni di fantasia e a diplomi clonati o falsificati hanno potuto lavorare e incassare, a danno di altri aventi diritto, tra i 13 e i 15 mila euro di stipendio all’anno.
Un legale di alcuni imputati ha già anticipato quella che potrebbe essere la linea di difesa con richiesta di attenuanti, visto che, a suo dire, "è chiaro che dietro a tutta questa vicenda c'era una vera e propria organizzazione in grado di gestire il traffico di titoli falsi".

In effetti la rete potrebbe essere molto ampia se è vero, come si è appreso, che gli accertamenti della procura capitolina sarebbero ancora in corso e potrebbero far emergere anche responsabilità ben identificate di persone che, dall’interno del CSA di Roma avrebbero reso possibile questa truffa.