Scuole e Lingua
straniera
Lingue, il Censis fotografa un’Italia pigra.
da
Tuttoscuola del 6/6/2006
Resta ancora la scuola il principale
canale di formazione linguistica degli italiani e secondo il 55,9%
degli intervistati è ritenuto un percorso comunque scarso o gravemente
insufficiente. E’ quanto è stato reso noto nei giorni scorsi a seguito
di un'indagine del Censis, realizzata nell'ambito del progetto europeo
'Let it fly' in collaborazione con il ministero del lavoro e delle
politiche sociali.
Due italiani su tre (68%) sono poi convinti che le lingue servono per
migliorare il proprio successo lavorativo ma non hanno una "forte
motivazione" nell'imparare una lingua. Oltre la metà (52,9%) della
popolazione infatti non ha nessuna intenzione di farlo; il 25,2%
probabilmente non lo farà, mentre solo il 4% è spinto da una forte
motivazione e il 17,9% forse lo farà. In definitiva poi il 66,2% degli
italiani dice di sapere le lingue, ma si tratta prevalentemente di una
conoscenza scolastica.
Questo dato al sud e nelle isole scende al 63% mentre nel Nord-Ovest
sale al 67,5% e nel Nord-Est al 69,3%. Ma al di là di una preparazione
linguistica di tipo scolastico (al sud e nelle isole il 53%) giudica
la propria conoscenza della lingua buona e molto buona appena un 23%
del campione.
La lingua più conosciuta è l'inglese (53,5%), seguito dal francese
(37,1%), dal tedesco (4%) e dallo spagnolo (2,4%). L'italiano è la
quinta lingua "straniera" parlata in Italia(2,1%) poiché utilizzata
dai cittadini stranieri che risiedono nel nostro paese o dalle persone
appartenenti a minoranze linguistiche.