"Non lasciare indietro nessuno"/2. da Tuttoscuola del 26/6/2006
Che
significato concreto darà il ministro Fioroni al suo impegno a "non
lasciare indietro nessuno"? Fino a che età? Attraverso quali percorsi?
Con quale grado di personalizzazione? Con o senza l’apporto del
"sistema di istruzione e formazione" che la Costituzione del 2001 (non
la riforma Moratti) affida alle Regioni? Dalla risposta a questi
quesiti dipenderà la portata effettiva dell’impegno assunto dal nuovo
ministro.
Il
nodo – un nodo storico, mai sciolto dal 1962, data d’avvio della
scuola media unica, a oggi – è quello del biennio 14-16 anni. Il
ministro ha dichiarato di volersi attenere agli impegni assunti
dall’Unione in sede programmatica, che sono i seguenti: "elevare
l’obbligo di istruzione gratuita fino a 16 anni - primo biennio della
scuola superiore - con valenza orientativa rispetto ai percorsi
successivi; utilizzazione di metodologie didattiche rispettose delle
diverse forme di intelligenza e dei diversi stili di apprendimento;
superamento, in tal modo, della canalizzazione precoce prevista dalla
legge Moratti; durata quinquennale di tutti i percorsi del secondo
ciclo di istruzione". |