Internet e informatica nell'Ue
gli italiani inseguono ancora .

Un'indagine dell'Eurostat analizza il livello di conoscenze informatiche e uso del web. Italia in coda insieme alla Grecia

la Repubblica del 29 giugno 2006

 

Internet è il mezzo del futuro, ma buona parte degli italiani sembra voler restare ancorata al passato. Lo rivela un'indagine Eurostat sull'utilizzo delle nuove tecnologie e l'uso del web nei Paesi europei. Secondo l'inchiesta l'Italia - insieme a Grecia, Cipro, Lituania e Ungheria - occupa gli ultimi posti della classifica, superata anche da alcune nazioni appena entrate a far parte dell'Unione, come Estonia e Slovenia. Al top della graduatoria ci sono i Paesi del Nord Europa: Danimarca, Svezia, Norvegia e Islanda.

I dati si riferiscono al 2005, e sono gli ultimi disponibili. In generale il 37% della popolazione comunitaria non ha alcuna conoscenza informatica e solo il 22% è capace di destreggiarsi con un personal computer. Naturalmente il livello di istruzione e l'età sono fattori determinanti: solamente l'11% delle persone con un livello di istruzione elevato non ha alcuna conoscenza informatica di base. Se si osservano invece le categorie di età, la maggior parte delle persone over 65 anni non ne possiede alcuna. Ma le eccezioni non mancano nemmeno tra i più giovani: in qualche alcuni casi, anche il 10% dei ragazzi che va dai 16 ai 24 anni non ha una conoscenza informatica di base.

IL 34% DEGLI EUROPEI NON HA MAI USATO UN PC. Più di un terzo (34%) dei residenti nell'Unione europea non ha mai utilizzato un computer. La cifra oscilla tra l'8% nei Paesi nordici come Svezia, Danimarca e Islanda, e il 65% della Grecia. In quest'ultima nazione solo il 18% delle persone fra i 16 e i 74 anni va regolarmente online (vale a dire in media una volta a settimana).

"I PRIMI DELLA CLASSE". Danimarca, Svezia, Islanda e Norvegia sono senza dubbio "i primi della classe", ovvero quei Paesi dove la popolazione ha una cultura informatica maggiore. Ma anche alcuni nuovi paesi membri, come Estonia e Slovenia, fanno meglio della media comunitaria. "Rimandati a settembre" invece Grecia, Cipro, Lituania e Ungheria e Italia. Qui il 56% delle persone non ha mai usato un computer e il 72% non utilizza internet con regolarità. Dopo l'Italia solo Ungheria (il 57% non ha mai acceso un pc e il 66% non impiega regolarmente il web) e la Grecia (rispettivamente con il 65% e l'82%).

ETA' E LIVELLO DI ISTRUZIONE. La cultura informatica rappresenta un problema, in particolare per la generazione più anziana: il 61% degli individui con più di 55 anni non ha mai utilizzato un computer. La percentuale di chi non ha mai usato un pc rimane alta nel caso di chi non ha avuto un'istruzione secondaria, con il 57%. Il dato subisce una flessione quando i soggetti hanno un livello di istruzione medio:in questo caso solo il 25% non ha mai utilizzato il computer. Mentre si riduce all'8% nel caso di persone con un livello elevato di scolarizzazione.
Incrociando i gruppi di età con il livello di istruzione si ottiene una differenza ancora più netta: in pratica l'80% delle persone over 55 anni, con un basso grado di istruzione, non ha mai usato un pc.

DIFFERENZE FRA UOMINI E DONNE. Un altro fattore da prendere in considerazione è la disparità del livello di informatizzazione fra uomini e donne. Il 37% delle donne non ha esperienza informatica, contro il 31% degli uomini.

CHI SEGUE I CORSI DI INFORMATICA? La metà della popolazione di età fra i 16 e i 74 anni non ha mai seguito un corso d'informatica. Solo una minoranza, l'11%, ne ha seguito uno durante la scuola. Alla fine i metodi informali di diffusione delle conoscenze informatiche sono i più diffusi: l'assistenza da parte di colleghi o il fai-da-te. Le donne si dimostrano però più disposte a seguire corsi di informatica per adulti, mentre per gli uomini resta al primo posto il metodo dell'apprendimento autonomo. Ancora una volta un record negativo per l'Italia, dove solo il 4% delle persone ha seguito un corso di informatica durante gli anni scolastici. Un ultimo dato: oltre il 50% dei lavoratori europei hanno cominciato ad utilizzare i mezzi informatici con regolarità proprio sul posto di lavoro.