Fioroni illustra in Commissione Cultura
le linee di programma.

di Andrea Toscano La Tecnica della Scuola del 29/6/2006

 

Commentando l’audizione di oggi del ministro Fioroni presso la VII Commissione della Camera dei deputati, Alba Sasso, rappresentante dell’Ulivo, ha detto di condividere l’impostazione programmatica che vede la scuola come luogo di accoglienza e nel contempo ha ricordato la necessità di affrontare con urgenza alcune questioni, a cominciare da quella del precariato, da risolvere con una pianificazione razionale delle immissioni in ruolo, e dell’innalzamento dell’obbligo scolastico.

 

Alba Sasso, vicepresidente della Commissione Cultura, scienza ed istruzione della Camera dei deputati, ha rilevato ed evidenziato l’importanza di alcuni passaggi dell’intervento del ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni nel corso dell’audizione in cui ha illustrato le linee programmatiche del suo dicastero.

La rappresentante dell’Ulivo ha innanzitutto lodato la dichiarazione di impegno, da parte del Ministro, per “restituire alla scuola il suo ruolo e la sua funzione di strumento di promozione sociale per tutte le ragazze e per tutti i ragazzi, in qualsiasi famiglia siano nati”.

Scuola come luogo dell’accoglienza e dell’incontro: “una scuola che recuperi il suo carattere di istituzione laica, che accetti la sfida della multiculturalità e che sappia tenere assieme tutti i percorsi formativi, occupandosi della cura del disagio e insieme della promozione dell’eccellenza”.

Alba Sasso ha poi aggiunto: “dopo il decreto di proroga di tutti i provvedimenti attuativi della legge Moratti, che permetterà, come ha detto il Ministro, di smontare la riforma con la ‘tecnica del cacciavite’, si tratta però di affrontare alcune urgenze”.
Per quanto riguarda il precariato, il problema “va risolto attraverso una pianificazione razionale delle immissioni in ruolo e una modifica dei meccanismi di prima formazione e di reclutamento degli insegnanti”.

Per il vicepresidente della VII Commissione della Camera dei deputati è necessario, inoltre, “l’innalzamento dell’obbligo scolastico in un biennio unitario che possa essere momento di consolidamento delle abilità e delle competenze e premessa indispensabile per una formazione che duri tutta la vita”.

Per la Sasso occorre “un profondo cambiamento dei saperi e della stessa cultura della scuola italiana, a cominciare da quelle indicazioni curricolari della scuola elementare e media che riportavano il nostro sistema didattico indietro di decenni”. E il riferimento ad alcuni provvedimenti dello scorso Governo appare evidente.