Fioroni: 'buco' oltre il limite della decenza.

da Tuttoscuola del 19/6/2006

 

Intervistato da Mario Reggio e da Luigi Contu di Repubblica, il ministro Fioroni, in diretta televisiva a Repubblica RadioTV, ha fatto il punto su riforma Moratti, novità e priorità del nuovo Governo, tracciando le prime linee del futuro della scuola italiana.

Soldi. Il buco rilevato dal Governo va oltre il limite della decenza, ha detto Fioroni.

Per le spese dell’istruzione i bilanci hanno sottostimato le spese del personale (anche 500 milioni di euro in meno) per poi intervenire in sede di assestamento. Il ministro ha annunciato la costituzione di un gruppo di lavoro composto da diversi esperti dell’Amministrazione (non costeranno!) per verificare le spese dell’istruzione e, soprattutto, l’efficacia della loro utilizzazione.

Anticipi. Per la scuola dell’infanzia intende azzerare la norma introdotta dalla riforma Moratti, in quanto "futuribile", non immediatamente applicabile, viste anche le lunghe liste di attesa per accedere normalmente ai pochi posti disponibili. Con provvedimento legislativo in corso disporrà il rinvio della applicazione a regime dell’anticipo. Non ha parlato degli anticipi per la scuola primaria che pur sono stati oggetto di proposta di abrogazione nel programma dell’Unione.

Tutor. Ha dichiarato che non è stato applicato per mancanza di contrattazione e concertazione con i sindacati. Le scuole, in piena autonomia, decideranno se avvalersene o meno.

Esami di Stato. Quelli di quest’anno saranno gli ultimi nell’attuale versione. Dal prossimo anno si cambia, ha detto il ministro, senza precisare come, ma è facile capire che, quanto meno, ritorneranno i commissari esterni cancellati dalla legge finanziaria 2002.

Indicazioni nazionali. I programmi didattici, come si chiamavano prima, varati dalla Moratti saranno oggetto di esame da parte di un gruppo di lavoro costituito da protagonisti diretti del mondo della scuola (maestri e direttori didattici), affinché dicano, in base alla loro esperienza, cosa salvare.

Obbligo a 16 anni. Secondo il programma dell’Unione verrà varata una specifica norma con previsione di un percorso unitario con l’obiettivo prioritario di prevenire la dispersione scolastica che attualmente è del 25%.