Relazione ai membri della commissione Cultura della Camera

Fioroni: "Basta tagli indiscriminati".

da Tuttoscuola del 29/6/2006

 

"E' certo che il sistema educativo non può più sopportare tagli indiscriminati". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, ascoltato oggi in audizione alla commissione Cultura di Montecitorio.

Per Fioroni la penuria di risorse economiche "provoca asfissia e pericolosi ripiegamenti o, al contrario, un disordinato e concitato muoversi delle autonomie scolastiche per trovare, attraverso i più diversi progetti, le risorse necessarie a un funzionamento decente delle istituzioni scolastiche".
Il ministro, che ha definito "insostenibile per la dignità del ruolo dell'istruzione pubblica che ci si debba rivolgere molte volte al contributo economico delle famiglie per le spese di ordinario funzionamento", ha esaminato le possibili strade da percorrere per uscire dalla situazione di emergenza individuandole nell'eliminazione degli sprechi, nella razionalizzazione e riqualificazione della spesa e in una modifica del bilancio della spesa non basato più sulla spesa corrente, ma anche sugli investimenti strategici. "Tutto ciò - ha aggiunto Fioroni - comporta la definizione, in base a criteri oggettivi e scientifici, dei livelli essenziali delle prestazioni, e quindi della spesa pro capite essenziale per raggiungere determinati obiettivi formativi".

Innanzitutto sarà ripristinato, nel rispetto delle autonomie scolastiche, il tempo pieno e il tempo prolungato secondo il modello ante Moratti. "La nostra bussola sta nel restituire all'autonomia scolastica le scelte che le spettano, e la sua piena responsabilità". Per il ministro si tratta di un "modello didattico declinato sulla domanda delle famiglie e sui bisogni educativi degli allievi, nei diversi contesti territoriali". A suo avviso, lo "spacchettamento" del monte-ore, deciso nella scorsa legislatura, "oltre a provocare rischi di privatizzazione familistica del curriculo, ha riproposto una divisione fra il tempo dell'istruzione e il tempo dei servizi". Fioroni ha precisato che "lo stato non è portatore di una sua pedagogia e di una sua metodologia didattica, il suo compito è un altro, quello di definire obiettivi formativi; all'autonomia scolastica spetta la progettazione dei curricula".