Primo: abrogare la Moratti.
Un convegno nazionale.
Tuttoscuola,
30 gennaio 2006
"Primo:
abrogare la Moratti; secondo...".
Si chiama proprio così il convegno nazionale che l’ala abrogazionista
dell’opposizione politico-sociale alla riforma Moratti ha promosso per
il giorno 4 febbraio 2006 nei locali del liceo classico "Tasso" di
Roma.
Le relazioni sono affidate ad esponenti dell’associazionismo
professionale (Domenico Chiesa, CIDI, Gigliola Corduas, FNISM, Diana
Cesarin, MCE), del sindacato (Maria Brigida, CGIL), del Coordinamentro
Genitori Democratici (Angela Nava), di Legambiente-scuola (Vittorio
Cogliati Dezza).
Sono anche previsti gli interventi del Comitato toscano "Fermiamo la
Moratti", dei Comitati promotori dell’iniziativa di legge popolare
"Per una buona scuola per la Repubblica", di precari, scuole, gruppi,
personalità del mondo della cultura, nonché, si legge nel programma
della giornata, "interventi delle forze politiche dell’Unione", non
meglio specificate.
Ma è probabilmente proprio a queste ultime che il convegno è rivolto,
alla vigilia delle decisioni sui punti più controversi della
piattaforma programmatica con la quale l’Unione si presenterà alle
elezioni del 9 aprile.
Il tentativo è quello di premere in senso abrogazionista sulle forze
più rappresentative della coalizione, i DS e la Margherita, che per
bocca dei rispettivi responsabili scuola, Andrea Ranieri e Fiorella
Farinelli, si sono finora espressi per una linea diversa, in base alla
quale l’insieme delle riforme Moratti sarebbe "spacchettato" e
sottoposto ad una serie di interventi emendativi e anche soppressivi.
Ma guardando in avanti, e non a "prima" della Moratti, o addirittura a
prima di Berlinguer, come una parte degli abrogazionisti più accesi
chiede con forza.