Secondo ciclo: le Regioni in ordine sparso.
da
Tuttoscuola
del 4/1/2006
In Toscana i ragazzi che escono dalla scuola
media, e sono interessati a un percorso di formazione professionale,
potranno iscriversi al primo anno di un istituto professionale di
Stato o istituto d’arte che attuano la forma di sperimentazione
inaugurata dalla Regione nell’anno scolastico 2003-2004 e poi
confermata anche per gli anni successivi.
In pratica la Regione Toscana recupera, in forma sperimentale, la
legge n. 9 del 1999 (poi soppressa dalla riforma Moratti), che aveva
innalzato l’obbligo scolastico di un anno, ma offriva anche percorsi
integrati con la formazione professionale a chi non era interessato a
continuare gli studi nella scuola. Dopo il primo anno, chi sceglie la
formazione professionale può frequentare un apposito corso biennale.
In Veneto, invece, la Regione considererà nella sua programmazione
dell’offerta formativa anche "quelle
realtà che hanno chiesto di poter anticipare, nel rispetto delle quote
di autonomia scolastica, parti del nuovo ordinamento scolastico".
La formula è cauta, perché parla di
"parti" del nuovo ordinamento, e fa
riferimento a "quote di autonomia
scolastica", che per ora restano quelle
consentite dalla normativa vigente (DPR 275/1999). Però l’orientamento
è chiaro, ed opposto a quello che emerge in Veneto: si dà avvio a una
forma di sperimentazione, anche se parziale, dei nuovi licei già dal
2006-2007, e si porta avanti in parallelo la sperimentazione dei
percorsi professionali triennali, il "secondo canale" della riforma
Moratti.
In altre Regioni si procede con altre modalità. Il quadro che ne esce
è preoccupante, perché segna il venir meno di quel minimo di regole
nazionali condivise il cui rispetto è fondamentale per poter
continuare a parlare in Italia di un sistema scolastico e formativo
unitario. Per questo si attende con ansia la ripresa del dialogo tra
lo Stato e le Regioni, bruscamente interrotto – anzi neppure iniziato
lo scorso 15 dicembre – in sede di Conferenza unificata. Se ne
dovrebbe sapere qualcosa nei prossimi giorni.