Ecco come saranno i nuovi licei.
ItaliaOggi del
31/1/2006
Soffia aria di elezioni a viale Trastevere tanto
che il ministro dell'istruzione Letizia Moratti sembra aver passato il
fine settimana a firmare decreti. Oltre a quello che anticipa la
sperimentazione a settembre prossimo è, infatti, già pronto anche il
decreto relativo alla confluenza dei percorsi di istruzione secondaria
superiore previsti dall'ordinamento previgente nei percorsi liceali
(previsto dall'art. 27
del decreto legislativo n. 226/2005).
Stando al decreto, composto di soli tre articoli, sarebbero quasi
irrilevanti le novità relative ai nuovi licei classico e scientifico
nei quali confluiranno senza modifica alcuna i percorsi
dell'ordinamento in vigore nonché tutte le sperimentazioni il cui
titolo finale corrisponda a quello dei suddetti licei.
Per quanto riguarda il liceo linguistico, fiore all'occhiello della
riforma Moratti, in esso convergeranno tutti i percorsi a indirizzo
linguistico già esistenti.
Percorsi e non licei: assente, infatti, dall'attuale ordinamento, il
liceo linguistico è stato, comunque, sinora attivo tanto negli
istituti non statali (decreto ministeriale del 31 luglio 1973) quanto
nelle sperimentazioni avviate nelle scuole statali a partire dal 1974.
Finirà invece nel nuovo liceo delle scienze umane il vecchio istituto
magistrale che, già soppresso da una legge del 1999, ha continuato a
vivere in numerosi percorsi e indirizzi sperimentali (pedagogico,
socio-psico-pedagogico, scienze sociali, scienze della formazione e
dell'educazione): gli stessi che ora andranno a costituire l'ossatura
del liceo delle scienze umane. Particolare impegno deve aver richiesto
la determinazione delle tabelle di confluenza dei corsi di studio di
istruzione tecnica nei nuovi licei tecnologico ed economico a causa
sia dell'elevato numero di indirizzi (ben 39) sia della specificità
dei piani di studio.
Adottati per la determinazione di tutte le tabelle, i criteri
ispiratori del decreto ("riscontro dei
quadri orari e dei piani di studio di ciascun indirizzo; esame di
orari e programmi attuati nei percorsi sperimentali corrispondenti,
per titolo finale, ai rispettivi corsi di ordinamento; analisi delle
peculiarità culturali, professionali ed educative degli indirizzi di
studio del previgente ordinamento ai fini della individuazione di
elementi denotanti la vocazione liceale dei medesimi, comparazione del
quadro delle discipline e dei programmi con gli obiettivi specifici di
apprendimento delle discipline previste dai piani di studi dei nuovi
percorsi liceali, individuazione di blocchi tematici significativi e
di nuclei disciplinari consistenti tali da consentire il passaggio ai
licei riformati") sarebbero risultati,
nel caso dei licei economico e tecnologico, particolarmente utili.
Per quanto riguarda il primo, articolato negli indirizzi
economico-istituzionale ed economico-aziendale, in esso confluiranno i
corsi di studio la cui copertura era stata sinora assicurata
dall'istituto tecnico-commerciale, dall'istituto tecnico per le
attività sociali e da quello per il turismo. Nel liceo economico a
indirizzo aziendale convergeranno, inoltre, i vecchi corsi di
programmatore, perito aziendale e corrispondente in lingue estere.
Tra i settori facoltativi compaiono quelli del turismo,
agro-alimentari e dei servizi. Quanto ai restanti 32 corsi di studio
(sinora distribuiti tra istituti tecnico-industriali, nautici,
aeronautici, per geometri e agrari) la loro eredità verrà raccolta dal
nuovo istituto tecnologico che sarà articolato in ben otto indirizzi.
Dai tre indirizzi del nuovo liceo artistico verranno assorbite,
infine, le due sezioni dell'attuale liceo: gli studenti interessati a
proseguire gli studi all'accademia delle belle arti potranno
frequentare l'indirizzo delle "Arti
figurative" mentre a coloro che intendano
iscriversi alla facoltà di architettura resta assicurata la scelta
dell'indirizzo "Architettura, design e
ambiente".