Oltre due milioni di famiglie stanno completando la scelta: continua l'afflusso record verso i licei. E non è stata prorogata la norma antiaffollamento Iscrizioni quasi al filo di lana e scatta il tetto-sicurezza nelle classi. Salvo Intravaia, la Repubblica del 19/1/2006
Due milioni e 300 mila famiglie italiane sono alle prese con le iscrizioni dei figli a scuola. Molte le domande e tantissime le decisioni che mamme e papà sono chiamati a prendere. Ma la novità del prossimo anno sarà legata alla sicurezza nelle scuole: niente più classi superaffollate. A meno che il governo non decida di dilazionare ancora l'ormai decennale problema. Quale indirizzo scegliere per la scuola superiore? E' meglio il solo tempo obbligatorio o quello pieno, alla media e all'elementare? E dopo la media, meglio il liceo, la Formazione professionale o l'apprendistato? E cosa fare con l'anticipo: meglio inviare in prima i piccoli a 5 anni e mezzo o lasciarli ancora un anno alla materna? Intanto, in questi giorni, mamme e papà devono districarsi fra licei a 'numero chiuso', Piani dell'offerta formativa sempre più complessi e 'illeggibilì e scuole che possono assicurare sempre meno servizi. E ancora, tasse che arrivano fino a 200 euro, ma 'a titolo volontario', e le 'solite liste d'attesa alla materna', dove solo in rari sarà consentito l'anticipo a due anni e mezzo. Giorni per decidere ne restano ancora pochi: le famiglie italiane hanno tempo fino al prossimo 25 gennaio. La sicurezza. Il 2006/2007 dovrebbe essere l'anno della svolta, almeno per la sicurezza. Le aule non dovranno contenere più di 25 alunni, limite imposto dalle 'Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica'. Un decreto, quello del ministero degli Interni, che risale addirittura al 1992 e che prevedeva scuole sicure entro il 1997. Da allora, per motivi esclusivamente economici legati alla penuria di fondi, il termine è stato prorogato diverse volte. Fino ad arrivare, per il momento, al giugno 2006, in quasi tutte le regioni. Oggi, alcune prime classi della secondaria di secondo grado ospitano anche 31/32 alunni. La macchina organizzativa per l'avvio del prossimo anno scolastico è già in moto. Il ministero dell'Istruzione ha ormai elaborato le stime che riguardano il numero di alunni sulle quali sarà disegnato il cosiddetto organico di diritto del 2006/2007. Da questo dipenderà il numero di classi assegnate ad ogni scuola; così come i trasferimenti dei docenti, le eventuali immissioni in ruolo e le supplenze annuali. Ma i conteggi ministeriali non sembrano, al momento, tenere conto del limite di 25 alunni per classe, che porterà ad un aumento delle stesse e al conseguente incremento di posti in organico. Il nove aprile è vicino e la patata bollente con ogni probabilità passerà nelle mani del prossimo governo che sarà chiamato a una difficile decisione: aumentare considerevolmente le classi e i posti per garantire la sicurezza di circa 8 milioni e mezzo di persone che ogni giorno frequentano le 40 mila scuole italiane? O prorogare ancora una volta la norma, e la sicurezza di tutti? La normativa. Le norme che regolano il numero massimo di alunni per classe sono sostanzialmente tre. La prima, di carattere didattico è stata varata dal ministero dell'Istruzione: massimo 28/30 alunni per classe, di più il docente non sarebbe in grado di gestirne. La seconda, di carattere igienico-sanitario: al superiore, sono previsti circa due metri quadrati per alunno per aula. La terza è la norma antincendio che prevede un affollamento massimo (che si riferisce all'evacuazione in caso di fuga) di 26 persone per classe: 25 alunni più il docente o 24 alunni se i docenti sono due. A scanso di equivoci, caso per caso (cioè per ogni singola classe), per garantire la sicurezza e rispettare la legge fra le tre normative occorre che sia rispettata la più restrittiva. Tutte le norme sulla sicurezza stanno 'festeggiando' il decennale della proroga: entro il giugno/dicembre 1997 gli edifici scolastici italiani avrebbero dovuto essere in perfetta regola. Forse, con scuole 'a norma' come si dice in gergo tecnico, gli incidenti anche mortali degli ultimi anni si sarebbero potuti evitare. Ma quest'anno, il governo ha deciso per la linea dura: niente proroga nel 'milleproroghe' in discussione in questi giorni al Senato. Le iscrizioni. I dati definitivi si conosceranno a marzo ma anche il 2006/2007 sembra destinato a ingrossare le fila dei licei (classici, scientifici e sociopsicopedagogici). Al punto che per la prima volta in Italia intere province - o singole scuole - hanno deciso per il 'numero chiusò attraverso una serie di criteri di priorità per entrare nelle scuole più gettonate. Nell'arco degli ultimi 5 anni gli studenti dei classici si sono incrementati del 20 per cento, consistenti incrementi anche per i licei scientifici e per gli ex istituti magistrali. A pagare sono stati soprattutto gli istituti tecnici e professionali che hanno visto un calo inarrestabile di iscrizioni. Nel 2001/2002 gli studenti dei tecnici erano 236 mila in più di quelli di classici e scientifici. Quest'anno la distanza si è ridotta a poco più di 71mila ragazzi. Il prossimo anno potrebbe esserci in sorpasso.
Polemiche e curiosità. Non sono mancate polemiche e curiosità sulle
iscrizioni per il prossimo anno scolastico. A tenere banco l'anticipo
alla materna, attivato 'clandestinamente' in diverse realtà senza la
presenza di tutti i requisiti previsti dalla normativa: prima fra
tutti l'accordo tra direzione scolastica regionale e ente locale (il
Comune) per la fornitura di personale e risorse. La fuga verso lidi
più sicuri, determinata anche dall'insicurezza creata sul futuro degli
istituti tecnici e professionali, sta facendo scoppiare i licei che
hanno stabilito il numero chiuso che il ministro Moratti ha subito
smentito. Ma se una scuola può contenere 900 alunni e le richieste
sono di gran lunga superiori, il numero chiuso c'è o no? Vederemo a
giorni. |