Ferie negate ad una maestra,
circolo didattico condannato.
da
Il Gazzettino di Venezia
del 22/1/2006
(gla) È stata costretta a chiedere aspettativa non retribuita in
quanto le avevano respinto la richiesta di poter usufruire di tre
giorni di ferie e altrettanti di permesso.
Quel rifiuto, da parte del direttore della scuola era però immotivato,
e così una maestra delle elementari ha ottenuto la condanna del primo
circolo didattico di Cavarzere: dovrà restituirle la somma che le era
stata trattenuta dalla busta paga in relazione ai giorni di
aspettativa non retribuita: per l'esattezza 575 euro.
La sentenza è stata emessa dalla sezione lavoro del Tribunale di
Venezia. Il giudice Anna Menegazzo ha ritenuto che i diritti della
maestra siano stati violati: il contratto degli insegnanti, infatti,
prevede la possibilità di usufruire di alcuni giorni di ferie (sei per
la precisione) e di tre di permesso per motivi personali e familiari,
attraverso la presentazione di una semplice autocertificazione. In
questi casi non è necessario che l'insegnante che si assenta venga
sostituita con personale della stessa sede, e la legge non prevede
alcun divieto alla scuola a «produrre oneri aggiuntivi per le casse
dell'amministrazione», ovvero ad assumere una supplente. Insomma,
quelle ferie dovevano essere concesse. E il circolo didattico dovrà
restituire i soldi trattenuti indebitamente alla maestra.
Il Tribunale ha invece negato all'insegnante il diritto al
risarcimento del danno patrimoniale (non dimostrato) e del danno
morale, liquidabile soltanto nel caso di violazioni che configurino un
reato penale.
La sentenza potrà essere impugnata in Appello, ma nel frattempo è
esecutiva.