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Non togliete l’arte dai licei artistici.
Alcuni insegnanti di materie artistiche hanno predisposto questo documento per impedire che la riforma Moratti riduca drasticamente le ore dedicate alle discipline artistiche.
La riforma della scuola superiore, che dovrebbe essere applicata dal settembre 2008 prevede di sostituire gli attuali Licei Artistici ed Istituti d’Arte con i nuovi Licei d’Arte, con i tre indirizzi:
1- Arti Figurative; In tutti e tre questi indirizzi sono state drasticamente ridotte le ore destinate ad insegnamenti assolutamente fondamentali come discipline Grafiche e Pittoriche, Discipline Geometriche-Architettoniche, Discipline Plastiche, Laboratorio Artistico e così via. La riduzione di tempo è tale da vanificare qualsiasi tentativo di progettazione didattica ed impedire agli studenti che hanno scelto il Liceo Artistico e l’Istituto d’Arte proprio per la loro inclinazione all’arte di valorizzare le loro attitudini e sviluppare le loro capacità. Già il passaggio dal corso tradizionale al corso sperimentale ( Progetto Michelangelo ), ha ridotto notevolmente il monte ore settimanale, causando la scomparsa o il sostanziale depotenziamento di molteplici esperienze didattiche, che erano necessarie per la crescita e formazione degli studenti che frequentano le scuole d’Arte. L’effetto, certo non desiderato, è stato un netto peggioramento della qualità delle conoscenze, abilità e capacità degli studenti usciti dalle nostre scuole in questi ultimi anni. Di questa esperienza negativa occorre fare tesoro se vogliamo evitare danni ulteriori. Chiediamo pertanto che la riforma, anziché ridurre il monte ore settimanale per ogni singola disciplina artistico-progettuale, provveda ad un opportuno aumento delle ore destinate a discipline artistiche, rimediando ai danni prodotti in passato, proprio per pensare e progettare una completa formazione di studio artistico-umanistica dei nostri studenti. Intendiamo ricordare al signor ministro e a quanti lo abbiano dimenticato che le SCUOLE D’ARTE, in Italia, acquistano un enorme valore in quanto il nostro paese possiede un patrimonio storico-artistico ineguagliabile INVIDIATO da tutto il mondo. L’Italia più di qualsiasi altro paese ha il dovere di mantenere e valorizzare scuole specifiche che preparino in modo adeguato tutte quelle figure professionali (e sono tante) che lavorano nel campo artistico, architettonico, conservativo, restaurativi etc.. Una vera ed efficace riforma delle scuole d’arte deve prevedere il potenziamento della loro struttura organizzativa; una migliore dotazione di strumenti informatici; la modernizzazione dei laboratori ed un maggiore collegamento con le università ad indirizzo grafico-design, archeologico, architettonico, decorativo e con l’industria del turismo artistico.
Firmato
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