Oltre 60mila gli studenti di italiano.
"America oggi" lancia il quotidiano in classe,
e i ragazzi potranno costruire i loro giornali su "La Fragola"
Usa, lingua italiana superstar.
"Fa concorrenza allo Spagnolo".
Daniele Semeraro, la Repubblica del
2/2/2006
Uno scorcio di Little Italy, il quartiere
di New York con la maggiore concentrazione di italoamericani ROMA - La
famosa frase "Italiani: mafia, pizza e mandolino" (da pronunciare
rigorosamente con accento newyorkese) con la quale spesso, all'estero,
siamo simpaticamente apostrofati potrebbe presto sparire. Almeno dal
pensiero comune degli statunitensi. Secondo i dati forniti dal
consolato italiano a New York, infatti, sembra che negli ultimi anni
ci sia stato un vero e proprio boom non solo verso la nostra cultura,
la nostra storia, il nostro stile di vita. Ma anche verso la nostra
lingua, che ha raggiunto vette decisamente inaspettate: si calcola,
infatti, che l'Italiano, come lingua straniera studiata nei college e
nelle high school, stia facendo concorrenza addirittura allo Spagnolo.
E "all'interno di questo trend positivo si colloca anche la decisione
di distribuire 'America Oggi', il primo quotidiano in lingua italiana
prodotto e stampato negli Stati Uniti - spiega il direttore Andrea
Mantineo - a tutti gli studenti delle classi di scuola superiore che
studiano l'Italiano". In modo da creare, anche tramite internet, un
ponte diretto con gli studenti del nostro Paese. Ma andiamo con
ordine.
La diffusione dell'Italiano in Usa.
L'interesse che ruota intorno alla nostra lingua negli Stati Uniti ha
subito una crescita esponenziale, soprattutto negli ultimi cinque
anni. L'Italiano, infatti, si sta espandendo non solo come lingua
veicolare, ma anche in termini di qualità degli studi letterari.
Secondo una recente stima, il numero dei ragazzi americani che studia
la nostra lingua a scuola è cresciuto fino a superare quota
sessantamila. Trentamila nei soli stati di New York e Connecticut. E
in generale c'è da aggiungere che mostre, proiezioni di film e
iniziative culturali, ospitati all'interno di grandi musei,
biblioteche e centri studi italiani negli Stati Uniti sono sempre
molto seguiti (per non dire gremiti) da parte del pubblico Usa.
L'"Ap".
Il vero salto in avanti, spiega Alfio Russo, capo dirigente scolastico
presso il Consolato italiano di New York, è avvenuto "dal settembre
scorso, da quando l'Italiano è passato da semplice lingua curriculare
a vera e propria lingua straniera annoverata tra quelle che negli Usa
contano" (Spagnolo, Francese, Latino). Tramite un accordo, infatti,
l'Italiano è entrato a far parte delle lingue dell'"Ap", l'Advanced
Placement Program. Si tratta di un programma per cui gli studenti
dell'ultimo anno del liceo che frequentano le classi di italiano, se
si iscrivono all'università a una facoltà in cui la nostra lingua
straniera è tra gli insegnamenti curriculari, possono ottenere dei
forti sconti, sia in termini di carico di lavoro (si saltano i corsi
elementari e si passa direttamente a quelli avanzati) che economici
(si acquisiscono in partenza già 15 crediti - ogni credito, nel
sistema universitario Usa, costa circa 1500 dollari). "E così per la
prima volta - continua Alfio Russo - quest'anno si svolgerà l'esame
italiano dell''Ap', e nei prossimi anni prevediamo un'ulteriore
notevole crescita della diffusione e dello studio della lingua
italiana tra gli americani; anzi, molto probabilmente ci sarà un
afflusso talmente alto di studenti che probabilmente gli insegnanti
madrelingua non basteranno".
La testimonianza di una professoressa.
"I miei studenti di terzo livello (quello intermedio, ndr) studiano
molto vocabolario e molta grammatica", racconta Maria Beatrice Morgese,
insegnante della North Rockland High School Annex di Thiells, un
centro in provincia di New York. "Ovviamente in classe non parliamo
solo di verbi e pronomi - continua - ma i miei ragazzi sono anche
molto interessati alla cultura italiana, alla letteratura, al cinema.
E la cosa entusiasmante è che la maggior parte di loro ha l'intenzione
di continuare gli studi di italiano anche all'università".
"America Oggi" nelle scuole.
"America Oggi", lo dicevamo, è il primo quotidiano in lingua italiana
pubblicato negli Stati Uniti. Collegato con "Repubblica" (che infatti
negli Usa viene distribuita insieme ad "America Oggi"), stampa
30-35mila copie. Dall'inizio di gennaio, in collaborazione con lo Iace
(Italian American Committeee on Education), il quotidiano viene
distribuito in circa settanta licei dove si studia l'Italiano.
"Abbiamo fatto una grande indagine sulle high school dove s'insegna la
nostra lingua - spiega il giornalista di "America Oggi" Domenico Delli
Carpini - e abbiamo deciso di offrire gratuitamente il quotidiano in
classe sia per promuovere il nostro idioma e la nostra cultura nelle
scuole americane, soprattutto dove questa si studia in modo
approfondito, ma anche per offrire un materiale di lavoro pratico agli
insegnanti e agli studenti, che, oltre ad informarsi su tutto ciò che
accade in Italia e nella comunità italoamericana, hanno anche
l'opportunità di rielaborare gli articoli e cimentarsi nel
giornalismo: abbiamo infatti suggerito agli insegnanti di segnalarci i
loro studenti migliori; questi ultimi, se vorranno, potranno scrivere,
a cadenza fissa, sulle pagine di America Oggi".
Ma non è tutto: su "La Fragola" (il sito di Repubblica e Kataweb dove
gli studenti di cinquemila scuole italiane costruiscono il proprio
quotidiano online) apriremo una sezione italoamericana, in modo che i
ragazzi statunitensi potranno pubblicare i loro lavori e dialogare con
i coetanei nel nostro Paese.