SCUOLA Nuove pagelle senza dati sulla biografia dell’alunno. Il Resto del Carlino del 6/2/2006
Scuole elementari e medie cesenati: gli scrutini saranno regolari e le pagelle rilasciare regolarmente, già in settimana, anche se con due voci compilate in modo diverso dal previsto, come impone il pronunciamento del Tar contro il nuovo portfolio. Premessa: il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato le linee guida del cosiddetto Portfolio delle competenze (che prende il posto delle vecchie pagelle o schede di valutazione nelle scuole elementari e medie inferiori). Secondo il Tar la circolare sul portfolio è illegittima perché viola il principio della finalità del trattamento dei dati personali e inserisce arbitrariarmente la religione cattolica tra gli insegnamenti curriculari. La Gilda cesenate e altre sigle sindacali cantano vittoria. Si legge nel sito: «Giustizia è stata fatta. Avevamo sottolineato da tempo che la circolare era viziata da gravi elementi di illegittimità». Il Ministero, dal canto suo, ha già fatto sapere che la nuova pagella resta nel suo complesso valida e operativa. Per i non addetti ai lavori, studenti e famiglie cesenati in testa, è un po’ difficile raccapezzarsi. Ci siamo rivolti al preside della scuola media Vicini, Alvaro Bartolini, per capire se le pagelle verranno rilasciate regolarmente, la cosa che più interessa le famiglie. Gli istituti, infatti, le faranno pervenire alle famiglie i prossimi giorni, a conclusione del primo quadrimestre. «Le pagelle saranno rilasciate regolarmente. Va fatta una premessa — dice Bartolini —: la questione passa sopra la testa delle famiglie. Non ho avuto un genitore che mi sia venuto a chiedere informazoni su questa vicenda e debbo anche dire che le scuole sono assorbite in ben altri impegni, rispetto a una vicenda che assume toni, per così dire, surreali. In ogni caso l’oggetto del contendere è la formulazione di alcune voci del portfolio. Il Tar ne ha contestate due: la sezione in cui si richiede agli insegnanti di presentare l’alunno con la biografia e la narrazione delle esperienze significative dell’alunno. Si tratta in effetti di una voce che può apparire in contraddizione con le norme vigenti sulla privacy, giacché si chiede di presentare dati sul vissuto del ragazzino, nel suo contesto familiare, sociale ed economico, nonchè altre informazioni legate alla sua sfera personale. In attesa della risoluzione del contenzioso, il Ministero ha dato indicazione di soprassedere alla compilazione di questa voce, ma le pagelle non vengono inficiate». Per quanto riguarda invece la questione dell'insegnamento della religione cattolica, inserito tra gli insegnamenti curricolari (contestata per ragioni ideologiche dai laici e bocciata del Tar), il Ministero ha replicato che in base alle norme concordatarie, l’insegnamento della religione è da intendersi obbligatorio come offerta didattica da parte delle scuole. Gli studenti hanno la facoltà, e non l'obbligo, di avvalersi di tale insegnamento. Il decreto legislativo prevede l'obbligo di valutazione anche degli insegnamenti e delle attività facoltative liberamente scelte dagli studenti; per questo nella scheda di valutazione è stata data indicazione anche della religione cattolica. La valutazione riguarda soltanto gli studenti che si sono avvalsi di tale insegnamento. Nella scheda figura sotto la voce ‘insegnamento religione cattolica’ anche la voce ‘insegnamenti alternativi’ per coloro che abbiano effettuato scelte alternative. Naturalmente gli studenti appartenenti ad altre religioni hanno piena libertà di scegliere la loro religione. Anche per questa voce, in attesa di risolvere il contenzioso, per gli alunni che si avvalgono dell’ora di religione, verrà redatta nelle pagelle la nota prevista dal precedente testo unico, con i giudizi: sufficiente, buono, ottimo. «Per gli studenti — dice Bartolini — in pratica non cambia nulla. Ribadisco: si tratta di questioni sopra la testa delle famiglie e che non toccano gli aspetti formativi e didattici. Le pagelle verranno regolarmente compilate. Ci sono problemi ben più grossi di questo per la scuola». |