La giustizia amministrativa si pronuncia
su un ricorso presentato a Padova
"Non è solo un'immagine religiosa ma un simbolo che evoca valori
laici"
Sentenza del Consiglio di Stato
"Lasciate i crocifissi nelle aule".
la Repubblica del 15/2/2006
ROMA - Il crocifisso
deve restare nelle aule scolastiche non perché sia un "suppellettile"
o un "oggetto di culto", ma perché "è un simbolo idoneo ad esprimere
l'elevato fondamento dei valori civili" (tolleranza, rispetto
reciproco, valorizzazione della persona, affermazione dei suoi
diritti) che hanno un'origine religiosa, ma "che sono poi i valori che
delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato".
Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che, con un'importante e
articolata sentenza, ha respinto il ricorso di una cittadina
finlandese, Soile Lauti, che chiedeva la rimozione del crocifisso
dalla scuola media frequentata dai suoi figli ad Abano Terme in
provincia di Padova.
Il Consiglio di Stato ritiene che la laicità dello Stato non è affatto
intaccata dall'esposizione del crocifisso, anzi: appendere quel
simbolo nelle aule, suggerisce agli scolari i valori a cui si ispira
l'ordinamento costituzionale. "Il crocifisso- sottolinea il Consiglio
di Stato - svolgerà una funzione simbolica educativa a prescindere
dalla religione professata dagli alunni".
Secondo l'organo d'appello della giustizia amministrativa, "è evidente
che in Italia il crocifisso esprime l'origine religiosa dei valori che
connotano la civiltà italiana: tolleranza, rispetto reciproco,
valorizzazione della persona, solidarietà umana, rifiuto di ogni
discriminazione. Si tratta di valori che - prosegue la sentenza -
hanno impregnato di sè tradizioni, modo di vivere, cultura del popolo
italiano" e che "soggiacciono ed emergono dalle norme fondamentali
della nostra Carta Costituzionale".
"Il crocifisso esposto nelle aule scolastice - riassume la sentenza -
non può essere neppure equiparato ad un oggetto di culto; si deve
pensare piuttosto come ad un simbolo idoneo ad esprimere l'elevato
fondamento dei valori civili che sono poi i valori che delineano la
laicità nell'attuale ordinamento dello Stato".