Una nota della direzione generale per il
personale (Miur) La Corte dei conti apre ai docenti. Disco verde per le 20 mila immissioni in ruolo autorizzate ItaliaOggi del 7/2/2006
Via libera della Corte dei conti a 20 mila
immissioni in ruolo di docenti per il prossimo anno. Il placet dei
magistrati contabili vale anche per le ulteriori 10 mila assunzioni a
tempo indeterminato che saranno disposte dall'anno scolastico
2007/2008. Nulla di fatto, invece, per le immissioni in ruolo del
personale Ata, che restano al palo. È quanto si evince da una nota
della direzione generale per il personale della scuola del ministero
dell'istruzione il 27 gennaio scorso (prot.126).
La prima tranche di assunzioni è stata disposta dal 1° settembre di quest'anno, per effetto del dl n. 115/2005, con il quale sono state previste 35 mila assunzioni. Queste immissioni in ruolo, peraltro, sono già a regime e i docenti già assunti stanno per terminare il periodo di prova.
Dal 1° settembre 2006, invece, saranno immessi
in ruolo altri 20 mila docenti e, a partire dal 1° settembre 2007,
ulteriori 10 mila. Le nuove assunzioni saranno materialmente disposte
dopo che il nuovo decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Fermo
restando che, dopo la pubblicazione, il ministero dovrà attivare una
complessa procedura, che farà seguito alla definizione dell'organico
di diritto e che prevede l'individuazione del numero complessivo di
posti vacanti e la determinazione di un coefficiente, che servirà per
calcolare esattamente il numero delle assunzioni da disporre regione
per regione. La ripartizione
Il coefficiente sarà dato dal rapporto tra il
numero delle assunzioni autorizzate e il 50% dei posti vacanti in
organico di diritto. Il restante 50% sarà accantonato, infatti, per la
mobilità professionale e interprovinciale dei docenti di ruolo. Ciò
vuol dire che per conoscere il numero delle cattedre disponibili per
le immissioni in ruolo bisognerà attendere gli esiti della mobilità.
Fermo restando che alle disponibilità bisognerà comunque applicare il
coefficiente. Dopo di che, i contingenti saranno ripartiti per
regione, provincia e per classe di concorso. Sempre, però, se nel
triennio di attuazione del piano non dovessero determinarsi situazioni
di soprannumerarietà. Nel qual caso saranno disposte compensazioni con
altre classi di concorso. Come si calcolano i posti
Facciamo un esempio. Supponiamo che in tutto il
paese vi siano 60 mila cattedre vacanti. Il 50% di queste sarà
accantonato per la mobilità professionale e la mobilità
inteprovinciale. La differenza sarà di 30 mila cattedre. Per calcolare
il coefficiente bisognerà fare il rapporto tra le 20 mila assunzioni
autorizzate (numeratore) e le 30 mila cattedre vacanti (denominatore).
In buona sostanza bisognerà dividere 20 mila per 30 mila. Il risultato
sarà il coefficiente. Nel caso specifico: 0,66. Dopo di che, per
conoscere il numero delle immissioni in ruolo, bisognerà moltiplicare
il numero delle cattedre vacanti della regione per il coefficiente. Il
risultato corrisponderà al numero di immissioni in ruolo da destinare
alla regione. Idem per quanto riguarda la suddivisione a livello
provinciale e per quelle tra le varie classi di concorso. Va detto
subito, però, che si tratta di un criterio meramente astratto. I termini In ogni caso, le procedure di attuazione riguarderanno solo i 20 mila posti previsti per l'anno scolastico 2006/2007. Per i restanti 10 mila posti bisognerà rifare tutto da capo il prossimo anno. I criteri generali di ripartizione saranno, peraltro, oggetto di apposita informativa e confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto di lavoro: Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams.
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