Nel voto dell’Enam la differenza
potrebbero farla gli assenti.
Tuttoscuola,
5 febbraio 2006
A breve si conosceranno i risultati
ufficiali delle elezioni per l’Enam che si sono tenute il 23 e il 24
gennaio scorso per il personale di ruolo della scuola elementare e
materna.
Teoricamente erano attesi al voto circa 332 mila elettori (compresi i
docenti di religione cattolica recentemente immessi in ruolo), ma,
stando anche all’esito delle precedenti elezioni e ad alcune
situazioni segnalate, al voto potrebbero essersi recati non più di due
elettori su tre.
Se l’assenza al voto fosse ancor più rilevante, gli esiti finali
potrebbero essere più incerti e meno probanti del vero rapporto di
forza tra i sindacati in lizza.
Proprio per il possibile peso dei non
votanti, potrebbe risultare determinante il ruolo organizzativo e la
forza di propaganda svolta dai sindacati impegnati al voto.
Come abbiamo riferito nei nostri precedenti servizi, vi sono diversi
interrogativi pendenti sugli esiti del voto, come, ad esempio, il
rapporto tra il sindacato maggioritario nel settore (Cisl-scuola) e la
rampante Cgil-scuola (divisi nelle elezioni del 2001 da 14,5 punti
percentuale) oppure la ricerca di nuovi consensi per l’unica
associazione di categoria - l’Aimc - presente con propria lista,
fermata nelle precedenti elezioni al 4,8% dei consensi.
Sarà interessante vedere se Cobas e
Unicobas (rispettivamente al 4% e al 3,6% nelle elezioni del 2001)
continueranno a incrementare i consensi a loro favore, e se la Gilda
riuscirà a mantenere quel buon 8,6% del 2001.