Firmata ieri la circolare che mette all'indice che tiene condotte scorrette.
Pugno di ferro di Fioroni Firmata ieri la circolare che mette all'indice che tiene condotte scorrette. da Italia Oggi del 20/12/2006
Pugno duro di Fioroni contro chi commette reati nella scuola. In caso di condanne per fatti gravi, come quelli sessuali, con la pena accessoria dell'interdizione dagli uffici pubblici, il docente sarà automaticamente licenziato. Scatteranno inoltre in tempi più rapidi le altre sanzioni e le misure cautelari, come la sospensione e l'allontanamento dalla scuola, anche solo se il dipendente è indagato. È quanto prevede la circolare firmata ieri dal ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, e anticipata da ItaliaOggi il 5 dicembre scorso. Il decalogo inviato a tutte le scuole italiane è ispirato alla logica della tolleranza zero, anche se Fioroni è intervenuto a legislazione invariata, modificando solo ciò che dal punto di vista amministrativo poteva essere fatto. Un intervento più drastico avrebbe richiesto una legge, impegno assai gravoso, sopra tutto in tempi in cui la maggioranza in uno dei due rami del parlamento, il senato, è sempre in bilico. Per oggi, inoltre, dovrebbe essere firmata la nota sulle iscrizioni che di fatto blocca gli ingressi alla scuola dell'infanzia dei bambini con meno di tre anni (si veda IO di ieri).
L'obiettivo è di mettere all'indice e di isolare
chi tiene condotte scorrette, disoneste, illecite che ´sviliscono
l'immagine, il ruolo sociale e la funzione educativa della scuola', ha
spiegato Fioroni. ´Nel caso in cui vengano commessi reati gravi, come
i reati sessuali, per i quali il giudice commina la pena accessoria
dell'interdizione perpetua dagli incarichi presso qualsiasi tipo di
scuola', si legge nella circolare, ´si verifica l'automatica
cessazione dal servizio senza bisogno di ulteriori provvedimenti
disciplinari dell'amministrazione scolastica'. Più tempestività e
rigore nel sanzionare chi, tra il personale della scuola, si macchia
di condotte scorrette, come ritardi e assenze sistematiche, o
disoneste, fino a giungere ai casi di maltrattamenti balzati nelle
scorse settimane agli onori delle cronache. La circolare prevede, tra
l'altro, la competenza del direttore generale regionale per l'adozione
dei provvedimenti di licenziamento, competenza che prima era del
ministero. Si chiarisce poi che il ritardo nell'adozione dei
provvedimenti disciplinari da parte del dirigente responsabile può
condurre a una valutazione negativa del dirigente stesso, con la
conseguente esposizione al procedimento di responsabilità
amministrativo-contabile: in sostanza dovrà risarcire lo stato per il
danno arrecato. I procedimenti disciplinari, infatti, sono risultati
spesso lenti non solo per i ritardi della giustizia ma anche per
l'inefficienza dei dirigenti addetti al settore. Fioroni inoltre
invita i dirigenti ad utilizzare anche gli strumenti cautelari, come
la sospensione dal servizio e il trasferimento ad altra sede o
ufficio, in particolare quella facoltativa, anche prima che sia
iniziato il procedimento disciplinare vero e proprio,a tutela del
rapporto fiduciario che deve esserci con le famiglie e la società. Una
fiducia, questa, che Fioroni giudica prioritaria. Tanto che chi è
imputato di reati gravi, come la violenza sessuale, potrà non essere
riammesso in servizio, anche se è ancora a piede libero e non c'è
stata sentenza di condanna. |