Fioroni: contro il bullismo da Tuttoscuola, 16 dicembre 2006
Di fronte ai sempre più frequenti e documentati (magari via internet) episodi di bullismo nella scuola il ministro Fioroni ha preso una posizione netta: "chi si gira dall’altra parte fa un gesto grave, non compatibile con l’etica. E quello che non è eticamente corretto è sanzionabile". Anche il ministro della P.I., intervenuto insieme al Presidente della Repubblica alla riunione delle consulte studentesche, giudica "inaccettabile l’assuefazione di professori e compagni di classe che invece di intervenire girano la faccia". C’è dunque una notevole sintonia tra il Capo dello Stato, massimo garante delle istituzioni, e il ministro della P.I., massimo responsabile delle politiche scolastiche, nel fare appello agli studenti (e agli insegnanti) perché non si limitino a dissentire silenziosamente dai comportamenti dei "bulli", ma facciano qualcosa per impedirli. Che cosa? Qui la questione si fa delicata perché l’affermazione del ministro "quello che non è eticamente corretto è sanzionabile", non è facilmente traducibile né in teoria (quali sono i confini dell’eticamente corretto, chi li stabilisce?) né in pratica, perché occorrerebbe stabilire un criterio di corrispondenza tra norma morale e norma giuridica, in contrasto con le regole fondamentali dello Stato di diritto.
Probabilmente bisognerebbe puntare a
tenere distinte le due sfere, e stabilire con precisione, sul piano
giuridico e procedurale, quali comportamenti devono essere puniti, da
chi e come.
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