I CIP sul maxiemendamento
alla Finanziaria per la scuola.
dai
C.I.P.
del 13/12/2006
I C.I.P., Comitati Insegnanti Precari, giudicano
positivamente il mantenimento, fino al loro esaurimento, delle
graduatorie per l'insegnamento previsto dal maxiemendamento alla
finanziaria presentato al Senato.
<<Un ritorno al buon senso - dichiara Gianfranco Pignatelli,
presidente nazionale dei C.I.P. - che pone rimedio all'imperdonabile
omissione della Camera.
Una macchia che il centro-sinistra può cancellare solo dando
attuazione immediata al piano per la piena copertura delle cattedre
disponibili e per l'assunzione in ruolo di tutti i precari inclusi
nelle graduatorie>> In estremis, la maggioranza ha mantenuto fede alle
promesse preelettorali recependo le indicazioni sostenute con forza
dai C.I.P. nei propri documenti e nei suoi molteplici incontri
politici ed istituzionali. <<Una lotta lunga e dura - insiste
Pignatelli - per riconquistare ciò che già ci apparteneva. Né una
cattedra né un punto in più nelle graduatorie ma solo il diritto di
esistere>>. Questo è quanto ottengono i precari della scuola,
centrifugati per l’intero autunno nel perenne carosello di
dichiarazioni e ritrattazioni connesse alla finanziaria. Il
maxiemendamendamento consente loro di restare nelle graduatorie,
permanenti di nome e di fatto, restituendo diritti e futuro a 296.496
docenti laureati, specializzati e pluriabilitati all’insegnamento, in
attesa da decenni di definitiva assunzione nei ruoli dello stato. I
C.I.P., inoltre, vigileranno affinché le 150.000 assunzioni previste
dalla finanziaria abbiano l'idonea copertura economica e siano
deliberati subito i contingenti del piano triennale che le dovrebbe
favorire. Visto che sono subordinate, come sempre, all’approvazione
del Ministero delle finanze, si auspica non spariscano come è accaduto
per le 200.000 cattedre varate dalla Moratti nel 2005.
I C.I.P. accolgono dunque con soddisfazione e legittimo orgoglio il
maxiemendamento presentato. La cancellazione delle GP avrebbe
espropriato futuro e diritti ai precari senza risolvere né il problema
della precarietà né quello della qualità della scuola pubblica
italiana. E, soprattutto, avrebbe contraddetto le dichiarazioni
elettorali ed il programma col quale l’Unione ha vinto di strettissima
misura le elezioni. Vittoria, non dimentichiamolo, maturata nella
scuola, anche grazie alla fiducia che i precari hanno concesso
all’attuale maggioranza.
I C.I.P. in attesa di ricevere conferma sull’approvazione in aula
sospendono le agitazioni già indette per il 17 dicembre.
CIP - Direttivo Nazionale Roma, 13 dicembre 2006