I CIP sugli emendamenti
alla Finanziaria per la scuola.
dal
C.I.P.
del 4/12/2006
I C.I.P., Comitati Insegnanti Precari, giudicano
positivamente l'accordo governo-maggioranza, in commissione bilancio
al Senato, per il mantenimento delle graduatorie.
«Un recupero di buon senso - sottolinea Gianfranco Pignatelli,
presidente nazionale dei C.I.P. - che pone rimedio all'imperdonabile
omissione della Camera. Una macchia che il centro-sinistra può e deve
cancellare dando attuazione immediata al piano per la piena copertura
delle cattedre disponibili e per l'assunzione in ruolo di tutti i
precari inclusi nelle graduatorie.»
In estremis, la maggioranza ha mantenuto fede
alle promesse preelettorali recependo le indicazioni sostenute con
forza dai C.I.P. nei molteplici incontri politici ed istituzionali
dell'ultimo periodo.
I CIP ribadiscono la necessità di congelare le
graduatorie, di portarle ad esaurimento, anzichè sopprimerle.
Congelamento da compiersi subito dopo l'ultimazione dei percorsi
abilitati già in corso. La costituzione di un qualsivoglia futuro
sistema di reclutamento non potrà, in alcun caso, ledere i diritti
acquisiti in precedenza e sarà comunque commisurato al reale futuro
fabbisogno.
«Vigileremo - aggiunge Pignatelli - non solo
perchè l'emendamento sia approvato per davvero e non si ripetano le
omissioni verificatesi alla Camera ma anche affinché le 150.000
assunzioni previste dalla finanziaria abbiano l'idonea copertura
economica e siano subito deliberati i contingenti del piano triennale
che le dovrebbe favorire. Visto che sono subordinate, come sempre,
all’approvazione del Ministero delle finanze, non vorremmo che
sparissero come è accaduto per le 200.000 cattedre varate dalla
Moratti nel 2005».
I C.I.P. ritengono che le 150.000 assunzioni, posto che si realizzino
per davvero, non siano però sufficienti a coprire il fabbisogno della
scuola, anche perché le disponibilità attuali e quelle che si
realizzeranno per il turn over, di qui a tre anni, sono almeno il
doppio di quelle varate dal governo. Inoltre non estirperanno il
precariato dalla scuola perché i precari in GP sono quattro volte più
delle cattedre loro spettanti. Il ricorso ai precari da emergenza si è
trasformata in prassi. Con contratti a T.D. cresciuti del triplo in
dieci anni e raddoppiati negli ultimi cinque (dati MIUR).
I C.I.P. salutano con soddisfazione e legittimo orgoglio l’emendamento
presentato. La cancellazione delle GP avrebbe espropriato futuro e
diritti ai precari senza risolvere né il problema della precarietà né
quello della qualità della scuola pubblica italiana. E, soprattutto,
avrebbe contraddetto le dichiarazioni elettorali ed il programma col
quale l’Unione ha vinto di strettissima misura le elezioni. Vittoria,
non dimentichiamolo, maturata nella scuola, anche grazie alla fiducia
che i precari hanno concesso all’attuale maggioranza.
I C.I.P. in attesa di ricevere conferma sull’approvazione in aula non
recedono, comunque, dal proposito di partecipare alle agitazioni già
indette per il 7 dicembre.
Direttivo Nazionale CIP