Linea dura della Conferenza dei Rettori che
polemizza contro la manovra
Sospesi gli inviti ai ministri per le manifestazioni organizzate dagli
atenei
Finanziaria, l'Università chiude le porte.
"Non ospiteremo membri del governo".
Il presidente della Crui, Trombetti:
"Dietro questa risposta una amarezza infinita"
la Repubblica del
14/12/2006
"Il contenuto del maxiemendamento alla
Finanziaria dimostra la chiusura e la sordità del governo nei
confronti delle esigenze di sola sopravvivenza delle università". E'
il commento secco che la Crui, la conferenza dei rettori delle
università italiane, riserva al testo presentato ieri in senato dal
governo. "In segno di forte protesta", oggi la crui "ha sospeso la
seduta odierna dell'assemblea generale".
Secondo quanto denunciato dalla Conferenza dei rettori, "1.800.000
studenti e migliaia di ricercatori rischiano di pagare sulla loro
pelle il peso delle decisioni assunte". Alla luce della sua protesta,
la Crui chiede agli atenei di "sospendere ogni invito a membri del
governo a partecipare a significative manifestazioni nelle
università".
E altrettanto netto è il commento del presidente della Conferenza dei
rettori, Guido Trombetti: "Quello che abbiamo emesso è un comunicato
secco, di poche righe, perché esprime l'amarezza infinita del mondo
dell'università". E Trombetti spiega: "Non avevamo chiesto
l'impossibile, e più volte abbiamo ripetuto di essere coscienti del
momento difficile per il Paese. Ma così, lo ripeto, si mette in
discussione la sopravvivenza dell'università. Questa è la risposta di
una comunità - unanime, voglio sottolinearlo - all'atteggiamento
punitivo del governo". E ora, con poche ore a disposizione prima del
voto finale? "Domani è un altro giorno", risponde Trombetti. "Sono
davvero amareggiato, non mi viene altro da dire".
Intanto già si annunciano le mobilitazioni, come a Firenze, dove
domani un presidio in sostegno ai lavoratori precari dell'Ateneo
fiorentino è stato organizzato da Rsu e Flc-Cgil Università dalle 8.30
alle 10.30, davanti al rettorato di piazza San Marco. La
manifestazione è stata organizzata in concomitanza con la riunione del
consiglio di amministrazione dell'Università, il penultimo che si
terrà nell'anno, si ricorda, e che precederà la riunione sul bilancio
di previsione del 2007.
Scopo dell'iniziativa, spiegano i sindacati, è "evidenziare la
condizione di disagio del personale precario dell'Università e
sensibilizzare i consiglieri di amministrazione circa i provvedimenti,
di ordine economico e normativo, da assumere per evitare di perdere
posti di lavoro e consolidate collaborazioni da parte di numerosi
colleghi". Il contributo dei lavoratori precari in Ateneo, proseguono
i sindacati, "è indispensabile per garantire che i servizi agli
studenti, già in pessime condizioni, possano comunque essere erogati
con continuità. Il fenomeno del precariato in ateneo è diffusissimo
fra i lavoratori della didattica e della ricerca ed i lavoratori dei
servizi. Le risorse ad essi dedicate sono le più disparate e sfuggono
troppo spesso alla possibilità di controllo del sindacato".
E sulla manovra del governo interviene anche l'Unione degli
Universitari che in una nota sottolinea come "il maxiemendamento alla
legge Finanziaria 2007 presentato al Senato dal governo non accoglie
nessuna delle richieste di correzione avanzate non solo dagli studenti
ma dalla comunità accademica tutta".
Negativo anche il giudizio dei sindacati che sottolineano, in maniera
più generale, come "Sul versante della scuola, dell'università e della
ricerca, il maxiemendamento è del tutto insoddisfacente". E' il secco
giudizio che il segretario generale della Fflc Cgil, Enrico Panini,
riserva al testo portato ieri in senato dall'esecutivo. "Il nuovo
testo- spiega il dirigente- dà risposte solo parziali ai problemi
avanzati dai sindacati. Ci sono risposte mancate che sono gravissime,
come la non eliminazione della clausola di salvaguardia. Quella che
opera 3 miliardi di tagli in tre anni sul comparto scuola: soldi che
il ministero è costretto a risparmiare per non perdere ulteriori fondi
del proprio bilancio".
"Si tratta di una manovra cieca, che avevamo chiesto di eliminare" -
conclude Panini puntando il dito sulla clausola di salvaguardia. "Un
automatismo pericoloso, che impone il risparmio senza tenere conto
delle conseguenze sulla vita scolastica, per questo è inaccettabile".
Positiva, per il segretario Flc Cgil, è invece la soluzione sulle
graduatorie permanenti: "ma servivano più immissioni per gli Ata
(ausiliari, tecnici e amministrativi) tra cui si registra la
percentuale più alta di precariato".