Nel primo biennio Caserta disperde 27 studenti su 100, Rimini soltanto 5.

da Tuttoscuola, 1 dicembre 2006

 

In fatto di dispersione scolastica, registrata nel 2005-2006 dopo il primo biennio degli istituti superiori, Caserta e Rimini sono agli antipodi: la provincia campana aveva quasi 14 mila studenti iscritti al primo anno delle superiori nel 2003-2004 e se ne è ritrovati circa 10.200 al terzo anno, perdendo per ripetenze e abbandoni il 26,9%; Rimini ne aveva iscritti 2.631 e se ne è ritrovati 2.508, con una perdita del 4,7%.

Anche Palermo in fatto di dispersione non scherza con il 26,6%, immediatamente seguita molto da vicino da Napoli (25,3%), Caltanissetta (25,2%), Catania (25,1%) e Ragusa (25%).

Con percentuali tra il 23,5% e il 20% di dispersione (cioè un ragazzo disperso ogni cinque iscritti) vi sono, oltre ad altre province del Sud, ben cinque province lombarde: Lecco, Como, Varese, Milano e Bergamo.

Complessivamente la Lombardia, tra le regioni del Nord ha il non invidiabile primato del terzo posto tra le regioni con il maggior tasso di dispersione (19,5%).

Le ragioni di tale situazione sono probabilmente da ricercare nella forte attrazione del mercato del lavoro che invoglia, più che altrove, i ragazzi sedicenni ad abbandonare anzitempo i corsi di istruzione per acquisire quel minimo di indipendenza economica che consente di soddisfare bisogni e interessi indotti prevalentemente dalla società tecnologica e dall’impiego del tempo libero.

Nel corso dell’ultimo biennio Milano ha "disperso" 6.385 studenti (20,5%), Roma 5.783 (14,4%), Torino 3.180 (16,5%).

Tra le province virtuose del Sud c’è Cosenza con il 7,8% di dispersione.