Nascerà l' Authority sul pubblico impiego? La proposta, elaborata da un gruppo di lavoro coordinato dal giuslavorista Pietro Ichino, è già stata presentata al presidente Prodi e ai segretari delle confederazioni sindacali. Nei prossimi giorni - sotto forma di disegno di legge, sarà depositata anche al Senato e alla Camera. di Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola del 17/12/2006.
Questa volta Pietro Ichino, giuslavorista ed ex dirigente sindacale della Cgil, ha deciso di fare le cose in grande.
Stanco di "predicare" dalle colonne del Corriere
della Sera, dove da molti mesi sta conducendo una sua battaglia contro
i "fannulloni di Stato", la sicurezza del "posto fissso" (che tutela
chi il lavoro ce l’ha ma non aiuta chi lo cerca) e l’inefficienza
della Pubblica Amministrazione, Ichino ha collaborato attivamente alla
stesura del testo di un disegno di legge che istituisce una vera e
propria "Authority sull’impiego pubblico". Oltre a prevedere l’istituzione della "Autorità per la valutazione delle strutture e del personale pubblico" il disegno di legge attribuisce al Governo tre deleghe legislative rispettivamente sulla valutazione del rendimento, sulla responsabilità dei dipendenti pubblici e sulle retribuzioni degli stessi. L’Authority - si legge nel disegno di legge - svolgerà funzioni di valutazione per tutte le amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, decreto legislativo n. 165 del 2001 e quindi anche per istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La "blanda" valutazione dell'Invalsi verrebbe così sostituita da un meccanismo assai più rigoroso e stringente. La proposta di legge mira infatti a creare un sistema di controlli e di valutazioni i cui esiti dovranno essere resi pubblici e messi a confronto a confronto con le osservazioni delle associazioni degli utenti, dei ricercatori universitari e altri osservatori qualificati, dei giornalisti specializzati, dei sindacati. Non solo, ma i dati raccolti dovranno anche essere messi in rete. L’Authority dovrà costituire anche il punto di riferimento per la raccolta e l’elaborazione di tutte le segnalazioni e informazioni provenienti dalla società civile circa le patologie nel funzionamento delle amministrazioni statali o funzionanti con finanziamenti statali. In alcuni casi potrebbero essere poste a carico dei dirigenti pubblici precise responsabilità disciplinari e contabili; l’Authority, infatti, potrà intervenire per evidenziare i casi di sovradimensionamento degli organici, o di inefficienza e/o improduttività nelle amministrazioni sottoposte al suo controllo.
"In questi casi - sostengono i promotori della
legge - deve avere effettiva applicazione l’articolo 21 del Testo
Unico del 2001, che prevede il licenziamento del dirigente per
responsabilità oggettiva; quanto ai dipendenti di queste strutture,
per essi dovrebbe stabilirsi la trasferibilità d’ufficio entro limiti
geografici e professionali ragionevoli e l’inibizione degli aumenti
retributivi fino al trasferimento". |