Gli spostamenti sono stati decisi dalla Moratti in zona Cesarini. Ma piovono ricorsi

BOLOGNA. Valzer al vertice della scuola

la Stellacci pronta a partire.

Alla direzione regionale arriva la Palumbo
Il cambio previsto per il 2 maggio. La nuova numero uno adesso è in Veneto

di Ilaria Venturi, la Repubblica del 14/4/2006

 

Il ministro Moratti nomina in zona Cesarini un nuovo direttore generale della scuola. E provoca un terremoto ai vertici delle direzioni regionali che tocca anche l’Emilia Romagna. A sorpresa, Lucrezia Stellacci vede accolta la sua domanda per la direzione dell’ufficio scolastico in Puglia. Lascerà Bologna dal 2 maggio e al suo posto arriverà Carmela Palumbo, dirigente del Veneto. Sempre se sarà confermato il nuovo scacchiere di dirigenti. Sulla carta infatti le nomine sono state decise, ma il decreto del ministro, che arriva fuori tempo massimo, ha sollevato un polverone politico, soprattutto in Veneto. Inoltre non si è ancora espressa la Corte dei Conti. L’origine degli spostamenti è la nomina a direttore generale di Aldo Fumagalli, ex sindaco leghista di Varese (dimissionario perché è indagato per corruzione), preside, consigliere del ministro in viale Trastevere. Appena nominato è stata assegnato alla guida dell’ufficio scolastico regionale del Veneto mentre doveva andare in Friuli, dicono i più informati. Da qui tutti gli altri spostamenti a catena. La dirigente del Veneto, Carmela Palumbo, sarà trasferita in Emilia Romagna, a Lucrezia Stellacci è stata assegnata la direzione della Puglia il cui dirigente, Giuseppe Fiori, andrà in Lazio, mentre l’attuale direttrice dell’ufficio scolastico regionale del Lazio, Marilena Novelli, avrà un incarico all’ufficio studio del ministero all’Istruzione. E’ la prima mossa del ministro ad aver suscitato clamore.

Dirigenti nominati il giorno dopo il voto sono uno strappo che nessuno si aspettava. Il cambio al vertice dell’ufficio regionale dell’Emilia Romagna nel periodo della definizione degli organici e a chiusura dell’anno scolastico rischia di creare ancora più caos nel mondo della scuola, già fortemente provato dai tagli delle cattedre e del tempo pieno, dalle liste d’attesa nelle materne. «Mi dispiace che se ne vada la Stellacci, anche se a noi risulta che il decreto non sia stato ancora firmato - commenta Lamberto Benini della Cisl scuola regionale - inopportuno comunque fare operazioni di questo tipo adesso, il momento è politicamente sbagliato». Mauro Montagnani, della Cgil regionale, dichiara: «Paradossale che un ministro continui a fare delle nomine subito dopo il voto. Sapevamo che la Stellacci aveva chiesto di andare in Puglia, strani i tempi e i modi». Lucrezia Stellacci, che aveva fatto domanda di trasferimento per avvicinarsi a casa, non dichiara nulla.

Ma fa sapere che la situazione è incerta e che i giochi non sono ancora chiusi. La dirigente rientrerà dalle ferie dopo Pasqua, solo allora si saprà qualcosa di definitivo. Se il suo trasferimento sarà confermato, Lucrezia Stellacci, che è arrivata alla guida dell’Emilia Romagna con il governo di centrodestra, dopo aver diretto il Csa di Rimini, lascerà la regione di «sinistra» proprio con l’arrivo del nuovo governo. Morattiana di ferro, Lucrezia Stellacci negli ultimi mesi è stata al centro di un lungo braccio di ferro con i dirigenti scolastici di Bologna sulla vicenda dell’emergenza supplenti. Ma nessuno aveva immaginato un cambio così improvviso anche se era nota la sua volontà di avvicinarsi a casa. In arrivo sarebbe dunque Carmela Palumbo, classe ‘61, anche lei nominata dal governo di centrodestra nel Veneto. Ma la dirigente che si è vista spodestare dalla nuova nomina di Fumagalli non sembra avere nessuna intenzione di cedere. I ricorsi sono pronti a partire.