Più alunni, meno docenti.
Alla crescita costante del numero degli alunni
che frequentano le scuole statali, crescita peraltro favorita dalla
presenza sempre più cospicua Iaia Vantaggiato, da ItaliaOggi del 4/4/2006
Alla crescita costante del numero degli alunni che frequentano le scuole statali, crescita peraltro favorita dalla presenza sempre più cospicua di studenti con cittadinanza non italiana (400 mila nel 2004-2005, pari a circa il 4% dell'intera popolazione studentesca), non corrisponde, in Italia, un analogo incremento del numero dei docenti e del personale tecnico-amministrativo. Inadeguato a rispondere alle reali necessità delle scuole, l'organico previsionale cede sempre di più il passo all'organico di fatto con conseguente aumento del precariato. Oltre il 15% dei posti di docente è coperto da personale precario: un dato che, nonostante l'immissione in ruolo di 35 mila precari, non ha subito nel corso dell'ultimo anno riduzioni significative anche e soprattutto in virtù degli oltre 20 mila pensionamenti che hanno determinato l'aumento dei posti in deroga in organico di fatto. Tra il personale Ata, la percentuale dei posti coperti da personale precario raggiunge il 30%: si tratta di posti, peraltro, liberi e vacanti già in organico di diritto. Le recenti 3.500 mila assunzioni non hanno coperto neanche i pensionamenti, per cui si paventa il rischio di un ulteriore aumento del lavoro precario. |