Formazione docenti per alunni sordi.

di Giuseppe Guzzo, La Tecnica della Scuola del 5/4/2006

 

Elaborato un importante documento per la formazione degli insegnanti di uno specifico settore di integrazione scolastica, quello relativo alle malformazioni uditive, in genere sottovalutato, o addirittura ignorato, rispetto a handicap fortemente enfatizzati.

 

L’Aias (Associazione Italiana Educatori dei Sordi), l’Ens (Ente Nazionale Sordi), la Fiaces (Federazione Italiana delle Associazioni dei Centri Educativi per Sordi) e la Fiadda (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), nell’intento di offrire un concreto contributo ai lavori della Commissione Formazione Insegnanti dell’Osservatorio Nazionale sull’integrazione scolastica delle persone in situazione di handicap, hanno elaborato congiuntamente un importante documento per la formazione degli insegnanti di uno specifico settore di integrazione scolastica, quello relativo alle malformazioni uditive, in genere sottovalutato, o addirittura ignorato, rispetto a handicap fortemente enfatizzati.

Il documento riveste una particolare importanza perché sancisce un ritrovato spirito costruttivo tra le quattro più consistenti associazioni nazionali impegnate nel campo dell’educazione e dell’integrazione degli alunni portatori di handicap uditivi.

L’esperienza dimostra che tanto più facilmente si possono raggiungere determinati obiettivi quanto maggiori sono le forze che, pur da diverse prospettive, cooperano e si integrano nella pluralità delle azioni necessarie.

Altrettanto importante è il documento approvato dalle quattro associazioni perché sottolinea la centralità della formazione dei docenti per una disabilità che, per quanto possa essere vista in un quadro più generale, nella prassi scolastica esige competenze specifiche.

“L’azione formativa, sia scolastica che extrascolastica - è detto nel documento - impone un regime di qualità e di professionalità di alto livello e si pone come problema urgente per l’intera società, nello sforzo di formare le nuove generazioni e contribuire al generale miglioramento della qualità del sistema di istruzione e del processo di integrazione scolastica”.

Il documento prevede azioni distinte per la formazione iniziale e per la formazione in servizio e riveste un particolare significato anche per il particolare momento politico.

È, infatti, prevista la revisione dello stato giuridico degli insegnanti che, come è noto, è all’attenzione delle forze politiche che hanno presentato, da opposte posizioni, disegni di legge di revisione della professione docente.