Farinelli (Margherita): "E' urgente affrontare il problema delle risorse e degli organici". di Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola del 15/4/2006
Con questa intervista a Fiorella Farinelli, responsabile scuola della Margherita, cerchiamo di incominiciare a delineare i possibili scenari che si apriranno nelle scuole a partire da settembre.
A Fiorella Farinelli, responsabile del Dipartimento Scuola della Margherita abbiamo posto alcune domande sugli scenari che si apriranno nelle scuole subito dopo la formazione del nuovo Governo Nell’immediato, nei primi mesi di Governo, cosa bisognerà fare? Personalmente non ho dubbi: per prima cosa bisognerà trovare risorse finanziarie da trasferire alle scuole per ricostruire le condizioni che possa consentire alle istituzioni scolastiche di garantire il funzionamento ordinario. Nè si potrà dimenticare il problema degli organici, in modo da consentire alle scuole di rispondere alle richieste delle famiglie. Ma a settembre le scuole del primo ciclo dovranno ancora fare i conti con le norme del decreto legislativo59 ? Penso di no: nel decreto applicativo per il primo ciclo ci sono diverse cose da mettere a posto, come per esempio il problema degli anticipi e quello del tempo pieno. Vuol dire che ci sarà un provvedimento di legge durante l’estate? Questo non lo so: non ho studiato il problema del tipo di strumento da utilizzare, ma certamente occorrerà dare subito dei segnali di discontinuità rispetto alla riforma Moratti. La questione degli anticipi nella primaria è molto delicata: le famiglie hanno mostrato di gradire ed eliminare questa novità potrebbe significare, di fatto, alimentare nuovamente il "mercato" delle "primine" gestite dalle scuole private. E’ vero, infatti io penso che questo problema vada affrontato tenendo conto delle specificità locali; non escludo che su questo punto le scuole possa decidere in modo autonomo in accordo con gli Enti Locali. Che fine faranno le Indicazioni Nazionali ? Ci sarà una Commissione per riscriverle? Personalmente non credo che debbano esistere indicazioni nazionali: penso invece che si debbano valorizzare l’autonomia delle scuole e delle realtà locali. Ovviamente il "centro" dovrà definire con chiarezza livelli di competenze e standard validi per tutto il territorio nazionale.
Una intervista più ampia e completa verrà pubblicata sul prossimo numero della rivista. |