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Palumbo in sella, trasferimento congelato.

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di Roberta Brunetti, da Il Gazzettino di Venezia di

 

Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale doveva lasciare l’ufficio di Riva de Biasio entro il mese per far posto all’ex sindaco leghista di Varese

Il criticatissimo provvedimento del ministro Letizia Moratti non è ancora stato controfirmato dal collega Baccini

Il direttore dell'Ufficio scolastico regionale del Veneto, Carmela Palumbo, non lascerà il suo ufficio di Riva de Biasio il prossimo 2 maggio. Il suo trasferimento a Bologna, che era stato deciso a sorpresa, e in tutta fretta, dal ministro alla Pubblica istruzione, Letizia Moratti, solo un paio di settimane fa, per il momento si è arenato tra i "dubbi giuridici" degli uffici ministeriali. Fino a ieri, infatti, i decreti di incarico proposti dal ministro forzista non erano ancora stati controfirmati dal collega della Funzione pubblica, l'Udc Mario Baccini. Un passaggio indispensabile, insieme al successivo controllo della Corte dei conti, perché quegli atti diventino efficaci. Quindi, per l'ormai imminente 2 maggio, non se ne farà niente. E vista la particolare situazione politica, ma anche le tante critiche mosse all'intera operazione, il tutto potrebbe anche saltare...
Stando al piano iniziale della Moratti, il giro coinvolge tre direttori di Uffici scolastici regionali: quello del Veneto che passa in Emilia Romagna, quello dell'Emilia Romagna trasferito in Puglia, e quello della Puglia richiamato a Roma. Quanto alla direzione del Veneto, è destinata a Aldo Fumagalli, l'ex sindaco leghista di Varese che si è dovuto dimettere perché indagato dalla Procura della sua città per concussione, peculato, violazione della legge Bossi-Fini. Ed è proprio su questa nomina che si sono concentrate le critiche. Innanzittutto per le disavventure giudiziarie dell'ex sindaco leghista, ma anche per il suo curriculum professionale. Fumagalli, infatti, è stato direttore didattico e preside di liceo, quindi ha una carriera di dirigente scolastico. Mentre, di norma, per le direzioni scolastiche regionali viene scelto un funzionario amministrativo. In realtà, la legge prevederebbe una piccola percentuale di incarichi esterni (il 5\% su totale), ed una delle verifiche che starebbe facendo la Funzione pubblica è proprio sulla possibilità di far rientrare Fumagalli in questa quota. Un'altra obiezione riguarda la possibilità stessa di un ministro in scadenza, come Letizia Moratti, di prendere decisioni che non sono né ordinarie né urgenti. Tutti gli spostamenti decisi, infatti, interessano direttori non certo scaduti ma con incarichi in corso. Tanti dubbi che, dopo la fretta delle settimane scorse, hanno di fatto bloccato il trasferimento della dottoressa Palumbo. Sarà soltanto uno stop? O una marcia indietro? Per ora non si sa.

Intanto l'intera vicenda ha creato un clima di incertezza negli uffici di Riva di Biasio. Mentre continuano le prese di posizione contro il trasferimento di Carmela Palumbo e l'arrivo di Aldo Fumagalli. I primi a insorgere erano stati i vari sindacati della scuola , a cui si sono uniti parlamentari e consiglieri regionali dei Ds, della Margherita, di Rifondazione.