Gli 007 in arrivo nelle scuole private: sotto esame i contratti dei prof. da ItaliaOggi dell'11/4/2006
Ispettori in arrivo nelle scuole private. Attenti soprattutto a
verificare il tipo di contratto stilato nei confronti dei docenti non
assunti a tempo indeterminato. Lo promette la circolare del ministero
del lavoro. Ci stanno lavorando da tempo, al welfare, alla direttiva
che fissa i criteri per controllare il corretto utilizzo in azienda
delle collaborazioni. A quasi tre anni dall'entrata in vigore del
provvedimento che ha dato attuazione alla riforma del mercato del
lavoro (decreto legislativo n. 276/2003), l'amministrazione centrale
ha deciso infatti di mettere le mani nel groviglio di rapporti di
lavoro subordinato e collaborazioni. Mandate in soffitta le co.co.co,
sono arrivati i contratti a progetto, una forma di lavoro flessibile a
cui le imprese dovrebbero poter ricorrere solo per attività non
ripetitive e non predeterminate. E soprattutto che non coincidono con
l'oggetto principale dell'attività d'impresa. Un altro elemento da
verificare è la forma scritta del contratto di lavoro, recita la
circolare che sarà inviata nei prossimi giorni agli ispettori, ma
anche la definizione delle prestazioni e il suo compenso: un
collaboratore deve essere pagato per il risultato del progetto e non
in base alla durata della prestazione. Tutti paletti desunti e
desumibili dalla riforma Biagi, e che però non sono bastati, secondo
le denunce sindacali, a evitare abusi. La zona grigia riguarderebbe
circa 400 mila rapporti di lavoro, secondo quanto rilevato dall'Istat.
Tra i settori finiti nel ciclone ci sono le scuole private, non tenute
al rispetto del contratto di lavoro nazionale applicato nelle scuole
statali. Le istituzioni private possono infatti attivare contratti di
collaborazione, contrariamente alle pubbliche, dove il massimo della
flessibilità per il personale docente è dato dal contratto a tempo
determinato. Gli 007, scrive il welfare, dovranno controllare che le
collaborazioni siano riferite solo a discipline non curriculari. Per
le materie del curriculum obbligatorio devono essere invece istaurati
rapporti di lavoro subordinato. Con la conseguenza che due docenti
precari possono avere una collaborazione o un rapporto subordinato
(diversi i compensi e i contributi previdenziali) a seconda della
materia che insegnano e del grado dell'istituto in cui lavorano. |