Sopra tutto la stabilizzazione del lavoro precario
Sinistra e sindacati uniti contro Tps: da Italia Oggi del 30/8/2006
Altro che grande coalizione alla tedesca. La politica reale è in grado di creare sul campo alleanze molto più ardite. Come quella per esempio che vede assieme i tre leader dei sindacati confederali e la sinistra radicale dell'Unione. Tutti assieme per lavorare ai fianchi Tommaso Padoa-Schioppa e limitare al minimo la sua politica riduzionistica della spesa. Tutti alla ricerca di una Finanziaria vessillo del cambiamento, da poter esibire al paese. Incontri informali, telefonate ed e-mail, dichiarazioni alle agenzie si sono susseguiti frenetici in questi giorni che vedono definire portata e impatto della prossima legge finanziaria: così l'alleanza è nata per frenare i tagli a pensioni, sanità, pubblico impiego e servizi locali. E ha trovato alla fine la sua bandiera: i precari. In nome e per conto dei precari, sindacati e sinistra sono pronti a marciare compatti, anche a mobilitare il paese. I precari sono insomma la nuova linea del Piave del governo Prodi. Se l'operazione di splamare il debito pubblico italiano in due anni pare non avere più molto futuro, dopo il no di Bruxelles, il rigore della manovra va accompagnato a misure a positivo impatto sociale, hanno chiesto gli antirigoristi, che diano il segnale del cambiamento. Dunque, una diversa imposizione fiscale (sù quella per le rendite finanziarie, giù quella per i redditi minimi da lavoro dipendente). Ma sopra tutto la stabilizzazione del lavoro precario, tema caro a Beppe Fioroni, ministro della pubblica istruzione della Margherita, come a Paolo Ferrero, ministro per la solidarietà sociale di Rifondazione comunista, come a Gugliemo Epifani, leader della Cgil. Fissato al 20 settembre il direttivo unitario per decidere una eventuale mobilitazione nella scuola, Epifani, Bonanni e Angeletti pretendono un piano di assunzioni, anche ad un tasso più basso dei pensionamenti, che stabilizzi nel tempo chi ha un contratto a termine. I lavoratori precari dell'universo del pubblico impiego ammontano a quasi 500 mila unità, di questi 200 mila nella sola scuola. Padoa-Schioppa ha in più occasioni ripetuto di essere contrario a un'immissione in ruolo di nuovi dipendenti per il 2007. Il blocco del turn over, di antica data, fosse per Tps andrebbe riconfermato tale e quale in Finanziaria: circa 90 mila pensionamenti l'anno, senza nuove assunzioni, sarebbero un'ottima dieta dimagrante per l'attuale esercito dei 3,5 milioni di dipendenti pubblici. Anzi, Tps ha allo studio anche un irrigidimento del blocco in alcuni settori, come scuola e sicurezza. E ha dato mandato al dicastero dell'innovazione e della riforma della pa di trovare il modo di tagliare le piante organiche, per esempio riducendo il numero dei docenti, come già scritto nel Dpef, e di utilizzare i dipendenti in esubero di un'amministrazione presso altra in sottorganico. Cgil, Cisl e Uil, Rifondazione comunista, Verdi, Comunisti italiani, il cosiddetto Correntone dei Ds, e poi alcuni esponenti della Margherita e dell'Udeur hanno subito fatto muro, promettendosi appoggio reciproco. L'annuncio dato ieri da Pado-Schioppa di una Finanziaria di 30 miliardi di euro, 5 miliardi in meno rispetto a quella prevista (e poco più di quanto chiede la sinistra radicale), è parso a tutti un buon segnale. ´La Finanziaria non sarà una mannaia che arriva sul paese ma uno strumento di crescita qualitativa sostenibile dal punto di vista ambientale e dal punto di vista sociale', ha commentato Paolo Cento, sottosegretario dei Verdi all'economia. ´Padoa-Schioppa ha raccolto le spinte, le dichiarazioni, il confronto politico che c'è stato in questigiorni alla ripresa dell'attività politica'. |