Corsa contro il tempo per le assegnazioni ma alcune
regioni già fanno i conti
con i ritardi che potrebbero avere ripercussioni sull'inizio dell'anno
Scuola, i supplenti all'assalto
in 135mila aspettano la nomina.
Salvo Intravaia,
la Repubblica del
21/8/2006
Il mondo della scuola prepara l'avvio del nuovo
anno scolastico. In questi giorni per gli impiegati dei Centri servizi
amministrativi (ex provveditorati agli studi) agosto è un mese di
fuoco, e non solo a causa del caldo. Perché le lezioni possano
iniziare regolarmente, con quasi tutti i docenti in classe ad
accogliere gli alunni, occorre nominare 135 mila supplenti. Una grossa
fetta dell'intero corpo docente italiano che quest'anno è composto, in
totale, da poco più di 762 mila insegnanti.
In pratica, come ormai avviene da alcuni anni, la scuolasenza precari
non potrebbe neppure iniziare perché una cattedra su 6 è occupata da
un supplente. ed è questo il motivo per cui il ministro della Pubblica
istruzione, Giuseppe Fioroni, nelle ultime dichiarazioni ha
sottolineato l'importanza della lotta al precariato. Argomento caro ai
sindacati di categoria che da anni chiedono al ministro di turno di
coprire con assunzioni a tempo indeterminato tutti i posti vacanti.
Le supplenze.
Quest'anno, secondo i conteggi effettuati sul cosiddetto turn over,
nelle scuole italiane dovrebbero essere nominati circa 35 mila
supplenti annuali: fra i precari decisamente i più fortunati in
assoluto. Dal prossimo mese di settembre questi 'presceltì avranno la
certezza di lavorare, e di ricevere lo stipendio, per 12 mesi: dal
primo settembre al 31 agosto. Rispetto allo scorso anno i posti di
supplente annuale dovrebbero essere circa 10 mila in più perché su 30
mila posti lasciati liberi da coloro che sono andati in pensione ne
sono stati coperti con nuove assunzioni solo 20 mila. Più complesso è
il conteggio dei cosiddetti supplenti 'fino al termine delle attività
didattiche', che lavoreranno dal momento della nomina,
ininterrottamente, fino al 30 giugno. Sono poco meno di 100 mila e il
loro numero negli anni del governo Berlusconi è stato in costante
aumento. Fra i precari sono i meno fortunati: il loro stipendio si
interrompe a fine giugno e per tutta l'estate occorre arrangiarsi.
Il punto nelle città.
Dal 21 al 31 agosto si assisterà all'annuale kermesse delle nomine ai
supplenti. A Milano le operazioni inizieranno il 29 agosto con i
docenti di sostegno per continuare nei giorni successivi con tutti gli
altri precari. Stesso periodo - fine agosto primi di settembre - per
conferire gli incarichi a Napoli. Mentre a Palermo si inizierà il 22
agosto. A Roma una parte dei supplenti è stata già nominata prima del
ferragosto, un secondo calendario di convocazioni sarà reso noto il 25
agosto. Ormai da anni gli ultimi giorni di agosto sono dedicati alla
nomina dei supplenti. In stanzoni affollati e caldissimi, specie al
Sud, si accalcano in migliaia alla ricerca di un incarico, e una
sicurezza, almeno per nove mesi. I volti dei precari sono sempre gli
stessi e anche per loro i segni del tempo si cominciano a vedere:
capelli brizzolati e sguardi stanchi prima ancora di cominciare.
Stanchi di un precariato che non finisce mai. Forse per questo le
graduatorie dove sono in lista per acciuffare una supplenza si
chiamano 'permanenti'.
Il luogo comune del supplente giovane che arriva in classe entusiasta
dell'incarico appena ricevuto sta pian piano lasciando il posto ad una
realtà che vede i supplenti sempre più anziani, con parecchi di loro
che hanno oltrepassato la soglia dei Quaranta.
Avvio in salita.
In molte regioni le lezioni inizieranno l'11 settembre e non è affatto
sicuro che tutti i docenti saranno al proprio posto. Quest'anno, la
prima decade del mese di agosto è stata dedicata all'assunzione dei 20
mila neodocenti varati dall'esecutivo Berlusconi. E per la nomina dei
supplenti i giorni a disposizione non sono tantissimi. Già, perché
tutte e due le operazioni non si concludono nel giorno delle
convocazioni. Molte nomine - a tempo indeterminato così come quelle a
tempo determinato (le supplenze) - vengono assegnate d'ufficio. Se nei
15 giorni successivi l'interessato non dovesse farsi vivo il posto
rientra nuovamente tra quelli disponibili e occorre organizzare una
nuova convocazione.
Nel frattempo la scuola inizia e, nella migliore delle ipotesi, si
assiste al balletto dei supplenti per tutto settembre e parte di
ottobre. Nella peggiore delle ipotesi gli studenti dovranno aspettare
alcune settimane prima di 'accogliere in classè il docente di Italiano
o Matematica, solo per fare un esempio. Nel frattempo saranno 'costrettì
ad entrare a seconda ora, ad uscire in anticipo o ad ospitare il 'tappabuchì
di turno col quale faranno due chiacchiere.