Stranieri. Priorità della lingua italiana
da
Tuttoscuola del 10/8/2006
Prima ancora che la proposta di
acquisizione della cittadinanza italiana dopo cinque anni, previo
accertamento della conoscenza della lingua italiana, fosse presentata
dal ministro degli Interni (On. Giuliano Amato, e dal Consiglio dei
Ministri il 4 agosto scorso, il ministro della Pubblica Istruzione,
on. Giuseppe Fioroni aveva ricordato (come ben sanno molti docenti)
che l’integrazione degli studenti stranieri passa innanzitutto dalla
conoscenza e dalla padronanza della lingua italiana.
Su questa priorità torna ora la Società "Dante Alighieri", ente morale
per la diffusione della lingua e della cultura italiana, invocando una
legge che razionalizzi il sistema di apprendimento della lingua
italiana.
Il segretario generale della "Dante Alighieri", Alessandro Masi, nel
ricordare che la società opera dal 2000 in convenzione con il
Ministero della Solidarietà e in applicazione dapprima della Legge
Turco-Napolitano e in seguito dell'attuale normativa, fornendo
assistenza per la preparazione linguistica degli immigrati provenienti
in Italia presso le oltre 400 sedi presenti all'estero, ribadisce
fortemente la necessità per i richiedenti di un'adeguata conoscenza e
condivisione della lingua e cultura italiana.
Dopo aver ricordato che oggi in Italia esistono quattro certificati
rilasciati rispettivamente dalla stessa "Dante Alighieri",
dall'università di Roma Tre e da quelle per stranieri di Siena e di
Perugia, la Società sottolinea la presenza di "un sostanziale mosaico
ingiustificato e soprattutto incomprensibile agli occhi di chi si
avvicina allo studio della nostra lingua con esigenze professionali".
Per questo motivo la "Dante" ritiene ormai necessario il varo di una
legge che disciplini il sistema di apprendimento dell'idioma
nazionale.