Il consiglio dei ministri vara il disegno Fioroni. Studenti stranieri ammessi come candidati esterni. Il sistema dei crediti e dei debiti entrerà a regime nel 2009. Nuovi esami, partenza a scaglioni. Alessandra Ricciardi, da Italia Oggi del 9/8/2006
Partenza a scaglioni per la nuova maturità. Il
consiglio dei ministri ha approvato venerdì scorso il disegno di legge
(disponibile sul sito: www.italiaoggi.it) presentato dal responsabile
dell'istruzione, Beppe Fioroni, che innova gli esami di stato a
partire dal 2007 (si veda ItaliaOggi del 4 e 5 agosto scorso). Nella
conferenza stampa che ha fatto seguito al plenum, Fioroni ha precisato
però che si tratterà di una partenza scaglionata: le novità che
interessano il sistema dei crediti e de debiti, infatti, andranno in
vigore solo per i ragazzi che quest'anno sono iscritti al terzo anno.
E che dunque sono ancora in tempo per saldare i debiti degli ultimi
due anni. In caso contrario, non potrebbero accedere alle prove
finali. Partono da subito, invece, le commissioni miste, la stretta
sui candidati esterni e l'accesso anche agli stranieri, ma anche il
fondo per premiare le eccellenze. Il provvedimento, ora nelle mani del
parlamento per l'approvazione (l'iter dovrebbe iniziare al senato),
punta a una riforma organica degli esami, visti i pessimi risultati
sortiti dalla maturità ancora oggi in vigore: se nel 1999 veniva
promosso il 91,7% dei candidati, nel 2005 il livello è salito a quasi
il 98%. Un dato che, anche alla luce delle rilevazioni internazionali,
non è il frutto di una accresciuta competenza dei giovani. Anzi. I
diplomati hanno competenze sempre più basse. Ergo, è l'esame, complice
anche la commissione esaminatrice costituita dagli stessi docenti del
corso, a essere diventato più facile. Ed è appunto dalle commissioni
che si cambia. Addio ai commissari interni, ogni plenum sarà composto
di sei docenti, di cui tre esterni. Esterno anche il presidente. Ogni
commissione non potrà esaminare più di 70 alunni, compresi i
privatisti, ossia due classi. Nella nomina dei commissari esterni si
darà precedenza a chi lavora nella stessa città o provincia della
scuola di destinazione (una normativa sulle incompatibilità eviterà
conflitti d'interessi). Questo dovrebbe servire a calmierare i costi
di una maturità con commissari esterni. Complessivamente c'è uno
stanziamento di 138 milioni di euro, contro i 100 spesi per l'ultima
sessione. Le nuove competenze (comprensive di trasferta) dei
commissari potranno complessivamente oscillare dai 1.000 ai 300 euro.
La relazione tecnica, presentata dal Mpi, stima che sei presidenti su
dieci viaggeranno per meno di 60 minuti, tre tra i 60 e i 90, e solo
uno per oltre 100 minuti. Discorso simile per i commissari: su 30
esterni, 24 viaggeranno meno di 60 minuti, cinque tra 60 e 99 e solo
uno per 100 o più minuti. Alla fine si è conteggiato un costo medio
per commissione di 11,479 milione di euro, da moltiplicarsi per circa
12 mila commissioni. Se le stime non saranno smentite, per il prossimo
anno dovrebbero bastare 137,97 milioni di euro. Stretta sui saltatori,
coloro che vantano la media dell'8 al primo quadrimestre del quarto
anno: potranno accedere subito alla maturità solo con la media del
sette nei precedenti due anni e senza debiti. |