Esami di Stato, indietro tutta.

di Calogero Virzì, La Tecnica della Scuola del 2/8/2006

 

Due passi indietro e uno avanti. Questa sembra la filosofia che il ministro Fioroni ha illustrato sugli esami di Stato nell’incontro del 2 agosto con i sindacati. Il relativo disegno di legge verrà sottoposto venerdì 4 agosto all’approvazione del Consiglio dei Ministri.

 

I punti salienti sono:

La composizione delle Commissioni sarà al 50% interna e al 50% esterna, con, ogni due commissioni, un Presidente, possibilmente docente universitario, che seguirà al massimo gli esami di 70 alunni.

Per i candidati privatisti che superano le 50 unità la Commissione opererà solo presso scuole statali.

Gli alunni per sostenere gli esami debbono prima essere ammessi dal consiglio di classe che delibera sulla loro idoneità e sull’assenza di debiti su materie del quarto anno di corso.

Gli alunni ottisti (coloro che hanno ottenuto la media dell’otto nella penultima classe) debbono avere la media del sette anche nelle altre classi precedenti e non debbono avere alcuna bocciatura per essere ammessi all’abbreviazione del corso durante tutto il curricolo secondario.

Per gli istituti tecnici, professionali, d’arte e licei artistici, la seconda prova potrà essere anche di elaborazione tecnica e progettuale e per questo occupare più di un giorno.

Sul giudizio finale il curricolo inciderà per 25 punti (anziché 20) mentre il colloquio passa da 35 a 30 punti.

L’Università è coinvolta in attività di orientamento durante l’ultimo anno di studi secondari

Sono previste borse di studio per gli studenti meritevoli che dovrebbero riconoscere e valorizzare l’eccellenza, con veri e propri crediti.