Cambia il sistema di valutazione.
da
Tuttoscuola del 25/8/2006
Cambiamenti in vista per il sistema di
valutazione della scuola. Il ministro della Pubblica Istruzione,
Giuseppe Fioroni ha firmato una nuova direttiva di indicazioni per
l'Invalsi, l'istituto addetto a valutare il sistema educativo di
istruzione e formazione, con la quale si integra e modifica il testo
già emanato nello scorso marzo.
La valutazione del sistema della scuola, alla fine dell'anno
scolastico 2006-2007, avverrà, spiega il ministero, "con metodi di
indagine più mirati, mentre, all'inizio dell'anno scolastico, anche la
verifica degli apprendimenti richiederà da ora in poi procedure più
scientifiche e controllabili. Ciò - afferma Viale Trastevere - servirà
a rendere l'analisi del funzionamento del sistema scolastico italiano
più credibile, trasparente e in linea con metodi e parametri in uso a
livello europeo".
La direttiva firmata dal ministro, infatti, interviene principalmente
su tre punti. Il primo riguarda la valutazione del sistema scolastico,
e quindi non del singolo istituto o dello studente, alla fine
dell'anno 2006-2007, basata su indicatori generali quali la spesa per
l'istruzione e per le risorse umane, finanziarie e strutturali
utilizzate, i tassi di abbandono scolastico, la partecipazione degli
istituti alle rilevazioni di valutazione nazionali e internazionali,
le modifiche apportate ai piani formativi in seguito all'analisi dei
risultati precedenti, le iniziative di recupero realizzate.
Il secondo aspetto concerne inoltre la valutazione degli
apprendimenti, all'inizio del prossimo anno scolastico (2006-2007),
con test somministrati da rilevatori esterni in un'unica data e su un
campione di istituti individuato con metodo statistico. La valutazione
che, spiega il ministero, nulla ha a che fare con quella di esclusiva
competenza dei docenti, riguarderà le competenze in italiano,
matematica e scienze e andrà effettuato in classi nevralgiche quali la
II e IV della scuola primaria, la II della secondaria di primo grado e
la I e la III della scuola secondaria di secondo grado.
I test dovranno garantire massima trasparenza e affidabilità dei dati
rilevati. "Si chiude dunque - osserva viale Trastevere - l'attuale
fase di un invio per e-mail dei test, che non garantiva la trasparenza
dei risultati, con l'utilizzazione di personale tecnico che seguirà
direttamente la compilazione delle prove in modo da garantire una
valutazione scientifica e quindi utile prima di tutto alle stesse
scuole. I risultati saranno quindi messi a disposizione degli istituti
come supporto all'attività di valutazione periodica e annuale dei
risultati degli alunni che resta di esclusiva competenza dei docenti".
L'Invalsi, terzo tema toccato dalla direttiva, predisporrà invece
l'offerta di modelli per la terza prova dell'esame di Stato per gli
istituti tecnici e professionali e individuerà, entro 4 mesi dalla
direttiva, procedure, criteri e modi di utilizzazione delle prove
scritte degli esami di Stato sia per le medie che per le superiori,
"per valutare - spiega il ministero - i livelli generali di
apprendimento raggiunti una volta usciti dai singoli percorsi
scolastici, anche con riferimento a quanto accade in Europa".