Tra docenti e Ata, 200 mila i tempi determinati

L'avanzata dei precari.

Gli studenti in aula saranno quasi 8 milioni, in crescita immigrati e disabili.

a cura di Iaia Vantaggiato da Italia Oggi del 29/8/2006

 

Tra l'11 e il 18 settembre prossimi dovrebbero essere circa 43.371 le scuole pronte a riaprire i battenti. Per l'esattezza: 14.149 scuole dell'infanzia, 16.759 primarie, 7.299 secondarie di I grado e 5.164 secondarie di II grado. A varcarne la soglia, secondo le previsioni del ministero della pubblica istruzione, saranno 6.762.442 studenti di età compresa tra i 6 e i 18 anni. Il dato è ancora provvisorio e non comprende gli alunni delle scuole dell'infanzia e i ragazzi disabili il cui numero, calcolato approssimativamente, potrebbe far lievitare il totale degli studenti intorno agli 8 milioni (se calcolato rispetto agli ultimi cinque anni, l'incremento risulta pari a +152 mila alunni, molti dei quali immigrati). In particolare, il numero dei bambini iscritti alle primarie passerebbe dai 2.545.491 dell'anno scolastico 2005-2006 ai 2.571.944 del 2006-2007 (400 classi in più rispetto allo scorso anno).
PRIMARIE. Quanto ai docenti in organico di diritto, e sempre relativamente alle primarie, da 230.428 potrebbero raggiungere quota 231.490, così registrare un incremento di 1.062 unità. Incremento dovuto (secondo l'elaborazione effettuata dalla Flc-Cgil sui dati ministeriali e su quelli propri) all'attivazione di nuove sezioni e all'estensione del tempo scuola.


PRIMO GRADO. Diminuiscono gli alunni iscritti alla secondaria di I grado (da 1.668.408 a 1.635.408) ma aumentano le classi (+300) mentre i posti in organico di diritto (decreto interministeriale del 28/1/2006) pur passando da 154.450 a 153.218 registrano un incremento di 700 unità: un mistero facile da spiegare considerato che i dati relativi al personale docente considerano lavoratori a tutti gli effetti anche quei supplenti che coprono solo sei ore settimanali anziché l'intera cattedra.

SECONDO GRADO. Nella secondaria di II grado, gli studenti potrebbero raggiungere i 2.555.090 (contro i 2.521.581 dello scorso anno) con 800 classi in più rispetto alle 116.387 del 2005-2006 e un aumento dei posti in organico di diritto pari a circa 2 mila unità (da 222.884 a 224.273).

ALUNNI DISABILI. Nessuna previsione viene ancora avanzata dal dicastero di viale Trastevere per quanto concerne il numero degli alunni disabili (168 mila nel 2005-2006) che dovrebbe comunque raggiungere le 180 mila unità: un incremento al quale, presumibilmente, dovrebbe corrispondere un aumento dei posti di sostegno di circa 6 mila docenti (da 84 mila a 90 mila calcolati, però, rispetto all'organico di fatto). Dati solo ufficiosi (dunque neanche previsionali) quelli relativi alla scuola dell'infanzia: l'esercito dei più piccoli potrebbe ingrossarsi di circa 23.665 bambini mentre i docenti in organico di diritto potrebbero passare dagli 80.600 del 2005-2006 agli 81 mila di quest'anno (questo dato, così come tutti gli altri sopra elencati, si riferisce solo alle scuole statali).

I DOCENTI. Complessivamente, dalla scuola dell'infanzia alle secondarie di II grado, il numero dei docenti impegnati nel prossimo anno scolastico dovrebbe superare le 800 mila unità. Il dato relativo agli insegnanti, pur in crescita, conferma comunque il calo registratosi nell'ultimo decennio nel corso del quale l'unica impennata è stata registrata nel 2001-2002 (grazie alle 60 mila assunzioni effettuate dal ministro Moratti a seguito della decisione e del finanziamento del piano pluriennale voluto dal precedente governo Amato).

I PRECARI. Discorso a parte meritano infine i precari, appartengano essi alla categoria dei docenti o a quella del personale tecnico-amministrativo.
Per quanto riguarda gli insegnanti, quelli a tempo determinato annuale tra pensionamenti e immissioni in ruolo (rispettivamente 30 mila e 20 mila al 1° settembre 2006) dovrebbero essere circa 36.059 (la cifra è calcolata sui posti liberi e vacanti in organico di diritto).
A questi vanno aggiunti i cosiddetti supplenti sino al termine delle attività didattiche quelli, cioè, il cui contratto è scaduto il 30 giugno 2006.
L'anno scorso erano 96.467 (36 mila dei quali destinati a coprire i posti di sostegno). Quest'anno, sempre sulla base di dati previsionali e considerato che sino al 31 agosto, sono ancora possibili nuovi cambiamenti, dovrebbero arrivare a contare poco meno di 100 mila unità di cui circa 40mila impegnati nel sostegno. Complessivamente si parla di circa 135 mila precari: come a dire, un supplente ogni sei cattedre. Ma gli studenti sono ben lungi dall'essere al sicuro e l'inizio delle lezioni rischia, come è ormai consuetudine, di slittare ben oltre l'avvio dell'anno scolastico.

LE NOMINE. Molte delle nomine, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, verranno infatti assegnate d'ufficio e nel caso in cui l'interessato non si presenti entro 15 giorni dalla data di convocazione reinserite in graduatoria.

GLI ATA. Quanto al personale Ata, ausiliario, tecnico e amministrativo, le previsioni per l'anno scolastico 2006-2007 parlano di circa 78.314 addetti alle mansioni tecnico-amministrative con contratto a tempo determinato.
Quattromila in più rispetto allo scorso anno e, anche in questo caso, in virtù del turnover: sono infatti 7.500 i pensionamenti attesi al 1° settembre 2006 mentre solo 3.500 saranno le immissioni in ruolo che verranno effettuate nella stessa data. La cifra relativa al personale Ata, inoltre, si riferisce quasi interamente a posti liberi e vacanti in organico di diritto poiché il numero di deroghe in organico di fatto si presume, come sempre, assai contenuto.