Manovra in tre mosse
scuola, polizia e statali.
da
L'Espresso del 26/8/2006
Ieri di buon mattino una lunga chiacchierata
telefonica tra Romano Prodi e Tommaso Padoa-Schioppa. Seguita da una
colazione al Viminale tra il superministro economico, Giuliano Amato,
responsabile dell'Interno, e Luigi Nicolais, ministro della Funzione
pubblica: sul tavolo il riordino delle forze di polizia e
dell'istruzione nei prossimi anni.
Sono i primi passi della Finanziaria 2007 da 35 miliardi di euro, che
farà la sua prima apparizione nel Consiglio dei ministri previsto per
giovedì prossimo. Inizierà dunque tra cinque giorni un iter che già
oggi si prospetta lungo e tortuoso. Con l'ala sinistra della
maggioranza che - visti i buoni risultati sul fronte fiscale - preme
per un ammorbidimento delle misure mentre dai ministeri partono le
prime richieste di fondi. Un tema caldissimo su cui il Professore
preferisce glissare: "Ho parlato molto con Padoa-Schioppa - ha detto
ieri Prodi nell'ultimo giorno di vacanza - e nei prossimi giorni ci
lavoreremo sopra. Anche se il problema della sua estensione su più
anni non lo abbiamo toccato". E a chi gli chiede lumi sulla
possibilità di una manovra, se non spalmata, quanto meno "più
morbida", Prodi risponde con una secca battuta: "Di questo non parlo.
Debbo ancora uscire dal Medio Oriente. Poi "rientreremo" in Italia".
Anche il verbo "tagliare" viene evitato con cura in queste ore:
nonostante i risparmi previsti nel pubblico impiego vengano giudicati
da Nicolais come "ragionevoli", i sindacati hanno già fatto sentire
"chiara e forte" la propria voce. Lo stesso ministro della Funzione
pubblica, dopo la due ore di colloqui con i colleghi di governo, ha
parlato di una cifra nell'ordine dei "3 o 4 miliardi di euro in tre
anni". Altri 4 miliardi, uno all'anno, saranno invece messi a
disposizione per il rinnovo dei contratti.
Una proposta che non piace alla controparte. "Un miliardo di euro per
il rinnovo dei contratti pubblici non basta" ha detto ieri il
segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, "le cifre
annunciate non sono sufficienti". Epifani, nel complesso, dà però un
giudizio positivo sull'operato di Prodi: "Ci sono delle cose compiute
dal governo nei primi 100 giorni che riscuotono il mio apprezzamento"
ha detto il numero uno della Cgil. Che attende le prossime mosse
dell'esecutivo. Un momento significativo "per calibrare il giudizio
sulla politica" è infatti rappresentato dalla Finanziaria. "Con la
Finanziaria - ha spiegato - si tratterà di capire bene come tenere
sotto controllo i conti pubblici e come gestire la ripresina che è in
atto. Questo sarà il vero banco di prova per la politica del governo".
E di manovra si è parlato ieri alla colazione fra i tre ministri.
Piatto forte del menu è stato il "riordino" di forze di polizia e
dell'istruzione, comparti che nei prossimi anni potrebbero subire una
profonda razionalizzazione.
Le forze di polizia: allo studio dei tecnici c'è il nodo della
ristrutturazione, dai compiti di sorveglianza, al personale usato
negli uffici, fino alle scorte. L'idea è quella di ottimizzare i turni
e i mezzi, mettendo in campo da una parte più uomini sul fronte della
sicurezza e della tutela dei cittadini e dell'altra, cercando di
risparmiare risorse e straordinari, rivedendo i numeri complessivi
degli uomini in servizio.
Altro nodo da affrontare quello dell'istruzione, il futuro e i numeri
del personale docente. Anche qui si danza su un terreno molto
scivoloso che vede il sindacato molto attento alle prossime mosse del
governo che ha però già annunciato (per tutta la Pa) di voler
superare, anche se in maniera limitata, il blocco del turn over voluto
dal precedente esecutivo.