Confederali, Snals e Gilda sul contratto siglato nella notte:
"E' il migliore possibile rispetto alle condizioni economiche generali".

Tutti soddisfatti tranne i Cobas.

La Moratti: stipendi quasi europei"

La vertenza non termina: "Ora subito i soldi in busta paga".

da la Repubblica del 22/9/2005

 

ROMA - Da un lato gli apprezzamenti dei sindacati confederali, che considerano l'accordo sul contratto "buono" "il migliore possibile" e "soddisfacente", dall'altro le voci discordi di Cub e Cobas, che parlano di "aumenti ridicoli e offensivi per docenti e personale Ata". E poi il commento soddisfatto di Letizia Moratti, che parla di stipendi "quasi" europei: "Con questo ulteriore incremento di 130 euro mensili, che si aggiungono ai 147 euro medi mensili per gli insegnanti del biennio economico precedente, gli stipendi del personale della scuola si avvicinano consistentemente alla media europea".

Per Enrico Panini della Cgil è "un risultato contrattuale molto importante". Il segretario sottolinea che "il Governo ha tentato in tutti i modi di evitare i rinnovi contrattuali del Pubblico Impiego, costringendo il sindacato a scioperi, manifestazioni e mobilitazioni di varia natura. Il fatto che il contratto si rinnovi ormai alla fine del biennio di riferimento la dice lunga dell'opposizione incontrata" C'è ancora molto da fare, però, e Panini avvisa: "Ora il Governo non si inventi altre scuse: vogliamo tempi brevi per i controlli di rito e vogliamo gli aumenti in busta paga già a partire dal mese di dicembre 2005".

"E' una buona intesa - sostiene Massimo Di Menna della Uil - siamo riusciti a dare velocità al negoziato, evitando riti burocratici e lungaggini. Il risultato pratico al quale abbiamo mirato è stato di far arrivare aumenti e arretrati nelle tasche del personale della scuola".

Una trattativa "lunga e difficile" che si è conclusa "positivamente", per il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima che commenta :"Una vicenda complicata - ha sottolineato - non solo per la situazione generale del paese, ma anche per la necessità di superare i ricorrenti ostacoli frapposti dal governo". "Le acquisizioni contrattuali sono le migliori possibili rispetto al contesto generale - conclude Scrimma - e in linea con l'accordo del 27 maggio.
Chiusa questa partita la battaglia continua nei confronti della finanziaria".

Lo Snals-Confsal è soddisfatto e sostiene che il contratto: "consente di dare una risposta alle esigenze di rivalutazione delle retribuzioni del personale della scuola". "Lo Snals-Confsal - conclude il segretario generale Gino Galati - si impegna ora a accelerare l'iter procedurale per consentire al personale di percepire l'adeguamento retributivo e i relativi arretrati entro la fine del corrente anno".

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Un risultato apprezzabile - commenta il coordinatore nazionale della Gilda, Alessandro Ameli - tanto più perché ottenuto in un contesto socio economico difficile e ad un tavolo contrattuale che ha dovuto contrastare tutte le rigidità possibili dell'Aran, arroccata a concedere poco o niente ad un contratto apripista per altri 26 contratti in attesa".

Scontenti i Cobas, per i quali il contratto scuola "si chiude miseramente, con aumenti ridicoli, offensivi per docenti e Ata e per le loro condizioni di vita e di lavoro". Piero Bernocchi, leader dei Cobas, sottolinea come "ormai gli stipendi del personale della scuola italiana siano circa la metà di quelli di tutti i Paesi europei".

I Cub parlano di "contratto cannibale" e annunciano uno sciopero per il 21 ottobre. "E' evidente che siamo di fronte a un contratto il cui costo è completamente coperto dal taglio degli organici".